Basilicata

Elezioni Calabria, Toscano: «In campo per ridare dignità alla politica»

Elezioni regionali in Calabria, Francesco Toscano in campo per sfidare Roberto Occhiuto e Pasquale Tridico e restituire «dignità alla politica»


OCCHIUTO e Tridico? «Due facce della stessa medaglia». A dirlo Marco Rizzo, leader di “Democrazia sovrana popolare”, a Lamezia per la presentazione della candidatura di Francesco Toscano a presidente della Regione Calabria.

«Litigano molto – chiarisce – ma tra loro, e tra centrodestra e centrosinistra, sulle tematiche generali, a partire dalla sanità, non c’è alcuna differenza». «Occhiuto e Tridico litigano – aggiunge – perché sono molto simili, ma vogliono la stessa poltrona. Noi non offriamo alla Calabria e all’Italia solo una lista, ma un progetto politico. Democrazia sovrana popolare in Calabria con Francesco Toscano presidente è l’inizio del cambiamento, un cambiamento che sta avvenendo anche nel Paese e nel mondo. Oggi le regioni hanno l’80% in media del bilancio legato alla spesa sanitaria. Ma a livello nazionale ci sono 350 miliardi di euro spesi per la sanità pubblica. E la spesa sanitaria privata comincia a salire, siamo infatti a 50 miliardi. In mezzo ci sono 4 milioni di italiani che non si curano più».

«Qui in Calabria, in particolare, ci sono 170 mila cittadini che rinunciano alle cure perché da una parte non hanno i soldi per la sanità privata e dall’altra non riescono a seguire le lungaggini della sanità pubblica – prosegue Rizzo –. Siamo, quindi, in una condizione di collasso della sanità. E le ricette finte che stanno proponendo Occhiuto e Tridico non ci convincono assolutamente. Noi siamo per ritornare alle unità sanitarie locali superando le aziende. Perché l’aziendalizzazione parla di prestazione, che va bene in un’azienda produttiva e non dove c’è la salute di mezzo. Siamo, dunque, per togliere la sanità dalle mani dei presidenti delle regioni, che nominano i vertici delle Aziende sanitarie e poi scelgono i primari tra i loro amici».

L’aspirante presidente Toscano ribadisce che l’obiettivo della lista «è quello di ridare dignità alla politica. Una politica che è umiliata da comitati d’affari che non discutono mai sui temi, si limitano soltanto ad obbedire ad impostazioni che vengono dall’esterno e ad imporre ai calabresi un declino che loro chiamano responsabilità anche con la complicità di chi evidentemente non ritiene la politica motore indispensabile del cambiamento e della realizzazione degli interessi dei cittadini».

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«Noi – assicura – non siamo un comitato d’affari, non abbiamo costruito liste a casaccio per inserire singoli portatori di voti. Il nostro è un partito che ha un’idea chiara di società. Sappiamo quali sono i problemi di questa regione e sappiamo anche che questi signori vogliono fare accettare ai calabresi un’idea di declino permanente come se fosse il risultato del fato o di una divinità cattiva. Noi sappiamo invece che l’emigrazione dalla Calabria continua, così come continua la disperazione dei nostri giovani».

«Questi signori di destra e di sinistra diranno che la colpa è sempre di qualcun altro e si rimpalleranno le responsabilità, ma in realtà Occhiuto e Tridico rappresentano gli stessi, identici centri di potere e sono garanti dello status quo. Uno status quo che fanno pagare sempre ai cittadini senza voce, che non a caso, ormai senza più speranza, hanno deciso di scegliere l’astensione e la non partecipazione al processo democratico».


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