Bari, con ‘Femminile sovraesteso’ la parità di genere passa dai libri
“Per tanto tempo le donne sono state abituate a sentirsi incapaci e senza talento. La memoria delle loro opere non ha contato. Per illuminare uno spazio così fuori campo non basta aggiungere nomi, né la soluzione è cancellare il passato. Piuttosto servono altre parole e nuove inquadrature”. Con questa visione di Daniela Brogi (“Lo spazio delle donne”) e percorrendo i sentieri che la storia man mano ha costruito, prende vita a Bari la prima edizione di “Femminile sovraesteso”, un progetto che da settembre a dicembre 2025 offrirà alla città una rassegna di eventi culturali dedicati ai temi del genere, dell’identità e della rappresentazione delle donne nella letteratura e nella cultura.
L’iniziativa, ideata dal Collettivo Bandelle ETS e Ilenia Caito e realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Spine e Liberaria Editrice, è sostenuta dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità – 3ª edizione”.
“Le parole hanno peso. Le storie hanno forza. La lettura può essere un atto di trasformazione – racconta Ilenia Caito, voce e ideatrice del progetto – da anni mi occupo di creare incontri in cui al centro ci sono i libri e intorno le persone con le loro idee, emozioni, esperienze. Negli anni ho sviluppato una sensibilità verso le tematiche di genere trovandomi in sintonia con molte donne della mia città che partecipavano ai miei gruppi di lettura. Da qui il desiderio di unire pensieri e voci – continua Caito – in un’associazione che si chiama per l’appunto Collettivo Bandelle”.
Già nel 1987 Alma Sabatini pubblicava Il sessismo nella lingua italiana (Libreria dello Stato), sotto l’egida di una Commissione per le pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri. Da allora molti aspetti dell’italiano vengono guardati come sessisti. Alcuni lo sono, altri no. Tanto per cominciare, chi parla di queste cose raramente ha chiaro che cosa intenda con “italiano”. Infatti una cosa è la struttura della lingua, altra cosa è come le persone la usano.
Se i femminili di nomi di ruolo e mestiere come avvocata, ministra, sindaca e membra sono meno in uso dei maschili, questo non si deve alla lingua italiana, che li mette perfettamente a disposizione, ma si deve alle abitudini delle persone, che a loro volta dipendono da fatti di frequenza nella realtà. Linguisticamente non c’è niente di male o di difficile a usare questi femminili, e infatti con l’aumentare delle donne in quei ruoli le relative parole suonano sempre meno strane.
Non sarà che invece la discriminazione della donna sta nella realtà e non sta nella lingua, anche se sostenere che sia nella lingua permette di esibirsi in “battaglie” etiche ad assai più basso costo personale di quelle che occorre combattere nella realtà?
Nel settembre dell’anno scorso, l’uscita del libro “Intermezzo” ha infuocato la discussione tra amanti e detrattori di Sally Rooney, e ci si chiede se le critiche che ricevono le scrittrici riguardino solo la letteratura o qualcosa di più. Cosa è cambiato dai tempi di Woolf e del famigerato, a tratti sovversivo per la sua epoca – e forse, talvolta, anche per la nostra – “Una stanza tutta per sé”, per le donne che scrivono?
“Femminile sovraesteso” nasce quindi dal bisogno di costruire uno spazio inclusivo in cui i libri diventino strumenti di confronto e crescita collettiva. L’obiettivo è promuovere la parità di genere, dare visibilità a narrazioni alternative e stimolare il dialogo intergenerazionale, affinché la lettura diventi una pratica sociale capace di connettere esperienze individuali e collettive. In sintonia con Spine Bookstore e Liberaria Editrice, partner culturali impegnati nella promozione della lettura e dell’editoria indipendente, la rassegna è stata selezionata e finanziata dal Consiglio regionale della Puglia attraverso l’avviso “Futura. La Puglia per la parità”, che sostiene iniziative innovative capaci di contrastare stereotipi, valorizzare le differenze e favorire l’inclusione attraverso la cultura: “Affronteremo tematiche transfemministe, attraverso testi eterogenei – romanzi, saggi, memoir e graphic novel – per dar vita ad un dialogo aperto tra opere, lettrici e lettori. Viviamo in una cultura ancora raccontata da uno sguardo maschile e occidentale – incalza Caito – tant’è che nella scorsa edizione i partecipanti uomini furono solo tre e sentendosi in minoranza, decisero di andare via. Ci auguriamo che quest’anno ciò non avvenga”.
Al centro della rassegna un gruppo di lettura, in cui prendere parola, ascoltare, riconoscersi, condividere e mettersi in discussione a seguire incontri con studiose, attiviste, autrici e artiste per approfondire in molteplici forme le tematiche emerse nei testi.
Gli ospiti e i contenuti
Il calendario porterà a Bari voci di scrittrici, studiose e artiste che arricchiranno il dibattito con esperienze e linguaggi diversi:
- Cleo Bissong, fumettista e illustratrice pubblicata da Coconino Press, presenterà la sua ultima opera, affrontando con sensibilità temi legati all’identità e al corpo.
- Giorgia Antonelli, editrice e docente, guiderà un incontro dedicato alle scrittrici del 900, restituendo la forza e l’attualità delle loro parole.
- Sara Mastrodomenico, esperta di letteratura per l’infanzia, condurrà un approfondimento sul ruolo delle protagoniste femminili negli albi illustrati e sul potere delle storie rivolte ai più piccoli.
- Ottoeffe, illustratrice e artista visiva, accompagnerà il pubblico in un laboratorio creativo di collage, trasformando la riflessione sui temi di genere in un’esperienza artistica condivisa.
- Ilenia Caito, promotrice della lettura e curatrice di percorsi di libroterapia, proporrà un laboratorio ispirato a “Quaderno proibito” di Alba De Céspedes, per sperimentare la lettura come occasione di introspezione e cambiamento.
Il programma (settembre – dicembre 2025)
Tutti gli eventi si svolgeranno da Spine Bookstore all’Officina degli Esordi (via Francesco Crispi 5, Bari), con ingresso gratuito su prenotazione.
- 10 settembre – Guastafeste, gruppo di lettura
- 23 settembre – Le protagoniste del Secolo, incontro con Giorgia Antonelli
- 30 settembre – Guastafeste, gruppo di lettura
- 3 ottobre – Presentazione di Ma Siamo ancora qui a parlarne? con Cleo Bissong
- 21 ottobre – Guastafeste, gruppo di lettura
- 28 ottobre – Quaderno proibito, percorso di libroterapia con Ilenia Caito
- 4 novembre – Guastafeste, gruppo di lettura
- 19 novembre – Cosa fanno le bambine?, incontro con Sara Mastrodomenico
- 29 novembre – Laboratorio di collage artistico con Ottoeffe
- 2 dicembre – Guastafeste, gruppo di lettura
- 29 dicembre – Una stanza tutta per ballare, evento conclusivo
Per lasciare traccia delle esperienze, “Femminile sovraesteso” produrrà un podcast con conversazioni, riflessioni, voci plurali nate da questo percorso.
Tutti gli eventi si svolgeranno presso il Laboratorio Urbano della città di Bari Officina degli Esordi in via Francesco Crispi, 5, ingresso gratuito previa prenotazione. Info collettivobandelle@gmail.com – 389.150.90.60.
