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La Lega vede donne col burqa ovunque: “Campagna stradale pro-Islam”. Ma il sindaco di Jesi: “Sono capelli lunghi”

Ormai la Lega vede donne col burqa ovunque. “Il Comune di Jesi, guidato dalla sinistra, utilizza perfino la sacrosanta battaglia sulla sicurezza stradale per rendere omaggio all’islam. Prevedere una campagna con l’immagine stilizzata di una persona col burqa, è uno schiaffo al rispetto delle donne”. Inizia così l’invettiva della Lega in una nota che attacca l’amministrazione comunale di Jesi, nelle Marche, chiedendo al candidato governatore del centrosinistra Matteo Ricci di “prendere le distanze da una simile iniziativa: diversamente, apparirebbe più come un aspirante imam che come un aspirante governatore”.

Un'immagine della campagna 'vai piano' del comune di Jesi
Un’immagine della campagna ‘vai piano’ del comune di Jesi

Ai leghisti di Matteo Salvini ribatte a stretto giro il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, spiegando che “la campagna ‘vai piano’ l’abbiamo lanciata circa un anno fa e un anno fa aveva esattamente le stesse immagini”, ha dichiarato raggiunto dall’AdnKronos. Quella “riprodotta è un’immagine di una donna, con i capelli neri lunghi, il cappotto con il passeggino con dentro un bimbo biondo, di carnagione bianca quindi tutto occidentalizzato, ma se questa immagine è servita a richiamare a qualcuno anche altre provenienze noi siamo molto felici, perché significa che la campagna funziona, perché quello a cui vogliamo tendere è l’universalità del tema della sicurezza stradale, che è un grande tema che abbiamo a cuore tutti noi sindaci all’interno delle nostre città”.

Ancora: “Quelle che usiamo sono sagome bianche proprio perché devono fare questo lavoro, noi prendiamo delle immagini colorate e le sagomiamo”, aggiunge Fiordelmonte, sottolineando che si tratta di immagini solo delineate, utili a rappresentare chiunque “perché il tema della sicurezza stradale deve riguardare tutti”. Insomma, la figura delle “sagome” l’hanno fatta quelli della Lega, un altro strafalcione e 24 ora dalla gaffe dell’eurodeputata Stefania Ceccardi, che ha scambiato una processione cristiana per un raduno di donne in burqa. Sulla campagna stradale di Jesi i leghisti hanno promesso addirittura di chiedere “conto di eventuali soldi pubblici utilizzati per questo omaggio all’islam”, perché l’amministrazione “dimentica i principii di libertà e uguaglianza su cui si fonda la civiltà occidentale”. Roba che il sindaco preferisce non commentare: “Sulla Lega non commento, diciamo hanno perso l’ennesima occasione per stare zitti”, conclude il primo cittadino del comune marchigiano.

L’articolo La Lega vede donne col burqa ovunque: “Campagna stradale pro-Islam”. Ma il sindaco di Jesi: “Sono capelli lunghi” proviene da Il Fatto Quotidiano.


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