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Scandalo sulla casa: Rayner si dimette Il governo. Starmer è sempre più debole

Lo scandalo Rayner costringe l’esecutivo britannico a un rimpasto tanto inatteso quanto doloroso. Il premier Starmer aveva inaugurato la settimana spiegando ai media che il governo stava entrando nella seconda fase del suo mandato, tutta improntata a portare a termine le promesse fatte, i progetti iniziati. Eventuali cambiamenti di posizione dovevano, a detta dello stesso capo del governo, essere limitati a promozioni di qualche ministro junior, alla creazione di un nuovo ruolo per affiancare la squadra ministeriale impegnata nel disbrigo delle crisi quotidiane e a ulteriori cambi della guardia nel team della comunicazione. Invece, dopo quattro giorni di passione e le dimissioni di Angela Rayner (vice premier e vice leader del Labour, nonché ministro per l’edilizia abitativa), ieri l’esecutivo è stato completamente rivisto. Rayner, finita nel mirino

della stampa conservatrice per non aver pagato le giuste tasse per l’acquisto della sua casa, ha ammesso le proprie responsabilità e si è fatta da parte dopo che la Commissione etica ha ritenuto che avesse violato le regole etiche di comportamento parlamentare. Starmer, che ha difeso il suo braccio destro fino all’ultimo si è dichiarato «estremamente dispiaciuto», ma ha dovuto arrendersi alla realtà, dando l’avvio, a questo punto, a quel grosso rimpasto da lui inizialmente escluso.

Il ruolo di vice primo ministro va a David Lammy che assume anche l’incarico di ministro alla Giustizia, lasciando il ministero degli Esteri a Yvette Cooper, già ministro degli Interni alla cui guida arriva Shamana Mahmood, controverso e innovativo ex ministro della Giustizia e delle carceri. Con Cooper agli Esteri e Shabana Mahmood agli Interni, che si sommano alla Cancelliera dello Scacchiere (ossia ministra del Tesoro) Rachel Reeves, per la prima volta nella storia i tre più importanti e prestigiosi ministeri sono adesso tutti in mani femminili. Il nuovo ministro per l’Edilizia abitativa sarà invece Steve Reed, ex segretario all’ambiente, mentre se ne vanno tra l’incredulità e il malcontento la leader dei Comuni Lucy Powell e il ministro per la Scozia Ian Murray.

costituiscono un grosso danno per il governo laburista di Starmer, già colpito da un significativo calo di consensi. Rappresentante della working class più a sinistra del partito, costretta a occuparsi fin da piccola della madre bipolare, madre a sedici anni, Rayner si è fatta largo nel Labour, già all’ombra di Jeremy Corbyn. Sindacalista tra le più influenti, con il cauto e riservato Starmer ha avuto un rapporto non sempre facile, ma al pari di John Prescott nel governo di Tony Blair era considerata essenziale per i rapporti con l’ala più riformista del partito. Emotiva, tormentata e spesso irrefrenabile, Rayner è stata spesso oggetto di critiche, ma l’errore nel pagamento delle tasse sulla casa non poteva essere tollerato da un ministro per l’Edilizia abitativa.

Non poteva desiderare di più il leader di Reform Nigel Farage che, con tempismo persino un po’ sospetto, proprio ieri ha fatto il suo discorso nel

congresso annuale del partito a Birmingham. Il caos in cui si trova l’attuale governo e le dimissioni del vice ministro Angela Rayner ci dicono che dobbiamo prepararci a elezioni anticipate al 2027» ha dichiarato Farage.


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