ruba una bici e per sicurezza la incatena
SENIGALLIA – Ritrova la bicicletta rubata ma non può riprenderla perché il ladro, per evitare che qualcuno gliela portasse via, l’ha legata con un catenaccio ad altre due. È accaduto all’avvocato Monia Mancini che ha dovuto attendere ieri mattina davanti alla stazione ferroviaria l’arrivo dei carabinieri. Rotta la catena, i militari le hanno riconsegnato il mezzo. «È una vecchia bicicletta – racconta il noto legale – avrà trent’anni ma per me ha un grande valore affettivo: era di mia madre. Inoltre, mi fa comodo per muovermi in città».
Il luogo del furto
Era parcheggiata all’interno dell’ex Collegio Pio IX, lo storico palazzo che ha l’ingresso principale su piazza Garibaldi e l’entrata secondaria su via Testaferrata. Al piano terra, dove fino ai primi anni Duemila c’era la redazione del Corriere Adriatico, si trova lo studio dove lavora l’avvocato Mancini. Ai piani superiori uffici, appartamenti e i locali che il Comune sta ristrutturando. La bicicletta, insieme ad altre, era lì nell’atrio. Per accedervi bisogna superare il portone esterno e una seconda porta. Insomma, chi ha rubato la bicicletta giovedì ha violato una proprietà privata agendo indisturbato in pieno giorno. «Sono arrivata in ufficio verso le 8,20 – racconta l’avvocato Mancini – poi alle 11 sono uscita per andare a prendere un caffè e non c’era più. Mancava solo la mia, che poi era la più scassata. Magari devono aver pensato che non l’avrei cercata. È assurdo che in pieno giorno ti vengano a rubare sotto al naso, a momenti, perché tra l’ufficio e la bicicletta c’era solo una porta. Se fossi uscita prima l’avrei anche beccato, ma è stato meglio così perché d’istinto penso che avrei reagito. Pensandoci bene, forse mi sarebbe preso un infarto dallo spavento. Non hanno più paura di niente: un conto è rubare una bici per strada, ma all’interno di un palazzo superando ben due porte è troppo». Appena ha potuto è andata a sporgere denuncia dai carabinieri che le hanno consigliato di controllare davanti alla stazione ferroviaria. «Avevo degli appuntamenti e non ci sono potuta andare subito, ma stamattina (ieri, ndr) alle 8 ero lì – aggiunge – c’erano un mucchio di bici, tra cui alcune anche vandalizzate, senza ruote, e poi lei, la mia».
Il piccolo inconveniente
«Quando sono andata a prenderla, non ho potuto: era legata ad altre due. Il ladro evidentemente aveva paura che gliela rubassero. Ho così chiamato i carabinieri e atteso che arrivassero. Ringrazio i carabinieri di Senigallia per tutta l’attenzione e la collaborazione; è andata bene – conclude – perché mi hanno detto che spesso le caricano sul treno e le portano via». Caso risolto in fretta, ma fa riflettere la spregiudicatezza con cui è stato commesso il furto».