Piemonte

“Ma Lo Russo non è in discussione” – Torino Oggi


La bandiera della Palestina sventola all’ingresso di piazza d’Armi, dove da questa sera fino al 15 settembre è programma la Festa dell’Unità di Torino. “Il sostegno alla Global Sumud Flottiglia” diretta a Gaza, così come la “lotta al femminicidio” saranno centrali in questi dieci giorni, come ha voluto chiarire il segretario metropolitano del PD Marcello Mazzù.

 

Palchi Nilde Iotti e David Sassoli

Diverse le novità che accompagnano l’evento. “I due palchi dei dibattiti – ha spiegato Mazzù – sono dedicati a personaggi significativi per storia del Partito Democratico: Nilde Iotti e David Sassoli“. Per la prima volta poi, entrando poi da corso Monte Lungo, si incontra subito l’area cibo e poi quella degli incontri.

Sì ad alleanze, ma Lo Russo non in discussione 

E la Festa dell’Unità per i segretari Mazzù e Rossi è il momento per aprire ad alleanze da AVS al M5S in vista della Comunali, soprattutto le amministrative di Torino 2027. Chiarendo però che la ricandidatura del sindaco Stefano Lo Russo non è in discussione.

Ci sono molti dibattiti – ha spiegato Mazzù – che rappresentano il campo largo, o come dico io campo fertile: è importante che producano risultati”. E su Lo Russo ha aggiunto: “Noi esprimiamo grande soddisfazione per l’evoluzione e lo sviluppo di Torino in questi tre anni. Dopo una fase iniziale in cui si è dovuto lavorare per compensare una situazione ereditata complessa e difficile, ora è evidente la dinamicità del lavori fatto”. 

“Quando un sindaco lavora bene, da che mondo e mondo, non si mette in discussione e si contribuisce a fare programmi più ampi. Uno dei dogmi di questa amministrazione e che non ci si accontenta mai: sull’operato di Lo Russo non c’è discussione” ha concluso Mazzù.

Modello Toscana

Sulla stessa linea Domenico Rossi: “Il sindaco, la giunta ed il Consiglio di Torino hanno lavorato benissimo“. E come strada indica le Regionali della Toscana, dove PD e M5S sostengono la ricandidatura del governatore uscente dem Eugenio Giani. “È uno scenario possibile” ha chiosato il segretario regionale.

Questa festa – ha proseguito, in un chiaro appello al Movimento 5 Stelle – si inserisce in un contesto dove le cose, rispetto allo scorso anno, sono forse cambiate in peggio: le destre continuano a crescere e la democrazia è in crisi continua”. 

“Il richiamo all’unità è un tema fondamentale: una condizione non sufficiente, ma necessaria per costruire un’alternativa anche di carattere internazionale. Dobbiamo farlo a tutti i livelli: il dovere della classe dirigente è non accontentarsi, ma di costruire elementi di convergenza programmatica” ha concluso Rossi.

No al femminicidio 

E la Festa in piazza d’Armi è stata l’occasione per ribadire il no al femminicidio. Dal palco è stato infatti presentato il progetto “Orme d’ombra”, che prenderà il via domani. L’attivista torinese Rosalba Castello percorrerà il Cammino Minerario di Santa Barbara e poi delle 100 Torri in Sardegna, dove deporrà un nastro ricamato a mano dalle donne detenute nel carcere Lorusso e Cotugno di Torino.

Su ogni fiocco è inciso un nome ed un cognome, una vita spezzata dal femminicidio. Dalla morte di Giulia Cecchettin ad oggi sono già 170 le donne uccise.




Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »