Emilia Romagna

La Commissione ecomafia in visita a Brisighella, Morrone (Lega): “Olio, un’eccellenza da tutelare”


“L’Italia è ricchissima di eccellenze agroalimentari che devono essere tutelate da concorrenze sleali e sofisticazioni. Dalle visite effettuate come ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’ in consorzi e aziende di prodotti Dop e Igp e del ‘Made in Italy’ emerge con evidenza che occorre mettere in rete le richieste e i problemi sollevati dai nostri produttori per trovare soluzioni ai rischi in cui incorrono questi prodotti. Oggi la nostra delegazione ha avuto l’opportunità di conoscere la splendida e rinomata località romagnola che ha avuto il merito di ottenere il primo Dop italiano per l’olio di oliva il primo luglio 1996”. Lo ha dichiarato il deputato Jacopo Morrone, presidente della Commissione, che ha guidato una delegazione di commissari composta dagli onorevoli Eliana Longi (FdI) e Stefano Vaccari (Pd-Idp) e dal senatore Pietro Lorefice (M5s), nella visita alla ‘Cooperativa agricola Brisighellese’ dove si è svolto un cordiale incontro con il sindaco di Brisighella Massimiliano Perderzoli, il presidente della cooperativa Sergio Spada e gli assessori Dario Laghi e Karen Chiarini. Alla visita è poi seguito un sopralluogo al nuovo frantoio

Il sindaco, in particolare, ha illustrato ai parlamentari l’attività della cooperativa che opera sul territorio dal 1962, mentre il presidente ha raccontato la ‘storia dell’olio di Brisighella’ descrivendone l’evoluzione nel tempo. “Esattamente 50 anni fa – ha detto – fu prodotta la prima bottiglia, selezionata e certificata, denominata il “Brisighello” e in questi 50 anni la produzione si è fermata solo in 3 anni, nel 1985 anno del grande freddo, nel 2014 anno molto piovoso e nel 2023 anno dell’alluvione. Nel 2018 sono stati completamente rinnovati il frantoio e il processo produttivo consentendo anche il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti: il nocciolino utilizzato al posto del pellet e la sanza liquida destinata ai biodigestori per la produzione di energia elettrica”.

La Commissione, in base ai propri ambiti di competenza, ha attivato un filone d’inchiesta sull’agroalimentare che si occupa in particolare del sistema di etichettatura e tracciabilità nelle filiere agroalimentari alla luce della normativa comunitaria e nazionale; del contrasto alla contraffazione e alla sofisticazione alimentare e del relativo regime sanzionatorio; delle problematiche connesse all’importazione di prodotti agricoli provenienti da Paesi terzi dove non sono in vigore gli stessi regolamenti produttivi e sanitari italiani, con conseguente pericolo di dumping economico e di danno alla salute del consumatore.


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