Sicilia

Barbera, Mostra del Cinema in campo per liberazione di Trentini

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Madre cooperante, esigiamo da governo sforzi per portarlo a casa

Di Redazione |

VENEZIA, 28 AGO – “Non è accettabile che una
famiglia sia obbligata a una sofferenza così ingiustificabile, e
che dura da così tanto tempo, ingiusta soprattutto in assenza di
un capo di imputazione per detenere in carcere un ragazzo che
stava facendo del bene”. Lo ha detto stamane Alberto Barbera,
direttore di Biennale Cinema, intervenendo all’incontro aperto
ai cittadini e promosso dall’Associazione Articolo 21, in
collaborazione con il Sindacato Nazionale Giornalisti
Cinematografici e l’associazione Isola Edipo, per chiedere la
scarcerazione del cooperante veneziano Alberto Trentini,
detenuto a Caracas da oltre 300 giorni senza una accusa precisa.
” Sono qui per portare la mia personale solidarietà alla
famiglia di Alberto, – ha sottolineato Barbera – sono a
disposizione, e lo è anche la Mostra del Cinema, a far cassa di
risonanza di questo caso umano che va risolto al più presto” ..
L’iniziativa per la liberazione di Alberto Trentini si è svolta
nella Casa degli Autori, uno stand del festival del cinema
ospitato nel cortile del patronato della Chiesa di Sant’Antonio
al Lido, proprio sotto il terrazzino della casa di Alberto.
Armanda Colusso, la mamma di Alberto, ha letto una lettera
diretta al mondo del cinema per spiegare il dramma della
detenzione e dell’attesa per la scarcerazione del figlio.
“Esigiamo – ha detto la donna – che il nostro governo
concretizzi gli sforzi per portare a casa Alberto, ogni giorno
in più di detenzione e attesa produce una intollerabile
sofferenza”. ” Alberto deve tornare a casa subito, scrivete,
parlatene, passate voce, l’attenzione che si crea grazie alla
solidarietà di artisti e giornalisti spero sia da sprone per chi
ancora tentenna”, ha poi concluso.

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