Società

Castellana (Gilda) contro i fondi alle paritarie: “Diritto allo studio garantito solo dalla scuola pubblica statale”

La Gilda degli Insegnanti alza la voce contro i finanziamenti governativi destinati alle scuole paritarie, definendoli “tutto ciò che si oppone al modello di libertà educativa che l’istruzione dovrebbe rappresentare”.

Il coordinatore nazionale Vito Carlo Castellana ha espresso una posizione netta attraverso una nota ufficiale, contestando l’impostazione politica che privilegia il sostegno economico agli istituti privati a discapito della scuola pubblica statale.

La critica del sindacato si concentra sulla disparità di trattamento tra sistema pubblico e privato, evidenziando come i contributi record raggiunti nel 2025 dalle paritarie ammontino a ben 753 milioni di euro. Castellana ha ricordato il tentativo dello scorso anno di introdurre un voucher da 1500 euro per chi iscriveva i figli alle scuole private, emendamento a firma Fratelli d’Italia poi ritirato ma che ha rappresentato, secondo il coordinatore, “un attacco vero e proprio nei confronti della scuola statale e di chi ci lavora”.

Le priorità dimenticate della scuola pubblica secondo la Gilda

Il leader sindacale ha posto l’accento sui “problemi enormi” che affliggono attualmente la scuola pubblica, identificando nel precariato e nelle “misere retribuzioni” le principali emergenze da affrontare. La posizione della Gilda si basa su un principio fondamentale: il diritto allo studio, tanto caro al governo secondo Castellana, deve essere garantito prioritariamente attraverso la scuola pubblica statale, descritta come “laica e apartitica, ma soprattutto libera e senza padroni a cui rispondere”.

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