Polveri a Prisciano, scaduto l’ultimatum di Bandecchi: «Ma le criticità ancora irrisolte»
Scaduti i 30 giorni dall’ultimatum lanciato dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi, ad Arvedi-Ast, Tapojarvi, Regione, Arpa e Usl per intervenire con urgenza sul quartiere di Prisciano invaso dalle polveri, la situazione, a detta dei residenti, è rimasta invariata. La scadenza del mese di tempo per ottemperare alle richieste avanzate dal primo cittadino, ha coinciso con la ripresa dell’attività produttiva di Ast, dopo lo stop estivo e i problemi sarebbero riaffioratoi con tutta evidenza, tanto che dal comitato locale è stata inoltrata un’ennesima lettera alle autorità competenti.
Polveri Prisciano A chiedere conto di quanto e cosa sia stato messo in campo per arginare il fastidioso fenomeno sono anche Guardia nazionale ambientale e Associazione italiana assistenza consumatore europeo. Le due realtà associative vogliono sapere se la situazione denunciata da cittadini e comitati sia stata risolta o se, al contrario, permangano criticità ambientali e sanitarie. Le associazioni chiedono: «Quali interventi sono stati effettuati dopo la diffida del sindaco di Terni a tutela dei cittadini? Inoltre, la cittadinanza è stata informata riguardo alle azioni intraprese e agli sviluppi? La situazione per la quale il Sindaco di Terni ha emesso la diffida è stata risolta oppure no? Nel caso in cui non sia stata risolta del tutto, quali saranno le prossime iniziative in merito a tutela dei cittadini?»
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