Judas, ecco la key art! Il rapporto tra l’eroe e i villain secondo il papà di BioShock
Non è ancora chiaro se Judas sarà l’erede spirituale di BioShock, ma da oggi conosciamo la visione di Ken Levine per il suo prossimo progetto: a svelarla è lo stesso creatore di BioShock e boss di Ghost Story Games, con tanto di key art ufficiale e di dettagli sul rapporto tra l’eroe e i villain.
Dalle colonne del PlayStation Blog, il Creative Director di Judas promette di affacciarsi con maggiore frequenza sui social e sui portali di settore per aggiornarci sullo sviluppo della sua nuova esperienza interattiva.
A detta di Levine, uno degli aspetti sul quale ha lavorato maggiormente nello sviluppo di Judas è stato la ‘rappresentazione della cattiveria’, intesa come caratteristica in grado di determinare l’offerta ludica, narrativa e contenutistica delle sue opere: “Come in BioShock, anche in Judas la cattiveria sarà un elemento centrale. Ma quando giochi a BioShock o a BioShock Infinite, il cattivo rimarrà sempre cattivo, mentre in Judas saranno le tue azioni a influenzare l’atteggiamento dei Big Three. Trattane bene uno e sarà tuo amico, ma ignorane un altro abbastanza a lungo e quest’ultimo ti vedrà come il suo acerrimo nemico. È questo approccio a far sì che i giocatori possano avere accesso a una serie di poteri e abilità che gli consentiranno di sovvertire le azioni e cambiare gli obiettivi“.
Nel discutere del sistema di progressione di Judas che determinerà il gameplay e l’atteggiamento dei singoli membri dei Big Three, Levine spiega che “La Terra di Mezzo L’Ombra di Mordor è uno dei miei videogiochi preferiti, per il modo innovativo in cui trasforma il gameplay in base al Nemesis System. Tuttavia, il nostro approccio è diverso perché non deve gestire il comportamento di tanti villain ma solo di una manciata di essi, in questo modo possiamo sviluppare in maniera più profonda la storia e la giocabilità stessa. Vogliamo che vi sentiate al centro di una storia dinamica, un’avventura dove ogni scelta sia estremamente difficile da prendere. I Big 3, d’altronde, si contenderanno il vostro favore e le vostre attenzioni. Proveranno a corrompervi, oppure vi salveranno nel corso di una battaglia… potranno persino parlare male degli altri personaggi e condividere con voi i loro segreti più oscuri. Ma alla fine, spetterà solo a voi decidere di chi fidarvi”.
Nel ricordare il qui recensito BioShock Infinite, l’esponente di Ghost Story Games sottolinea come “in quel caso abbiamo investito molte delle nostre energie nello sviluppo del rapporto tra Booker ed Elizabeth. Alla fine del gioco voi sapete tutto di lei, delle sue abilità, delle sue speranze e dei suoi sogni, ma la verità è che lei non sapeva quasi nulla di Booker. In Judas, al contrario, i Big 3 vi osserveranno e matureranno delle proprie convinzioni non solo studiando come combatterete, quali azioni deciderete di compiere e come vi comporterete con l’hacking e il crafting, ma soprattutto attraverso le vostre interazioni con gli altri due personaggi”.
In chiusura del suo intervento, Levine ammette di non essere ancora pronto a svelare una finestra di lancio pur rimarcando di sapere che “Judas non è un vero e proprio gioco finché non potrete metterci le mani sopra. Ed è quella la nostra missione principale”.
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