Borse, Europa appesa ai conti Nvidia. Milano chiude a -0,7%, banche ancora sotto pressione
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Chiudono in territorio negativo le borse europee con l’unica eccezione di Parigi (+0,44%) che sembra aver digerito i timori per una possibile crisi di governo in Francia e a questo punto attende il voto di fiducia dell’8 settembre prossimo. Così il Ftse Mib termina le contrattazioni in calo dello 0,72%, appesantita dalle banche dopo che, secondo indiscrezioni, il governo starebbe negoziando con gli istituti di credito un contributo per fornire liquidità aggiuntiva alle finanze pubbliche in vista di possibili tagli fiscali nel 2026. Chiusura in rosso anche per Francoforte (-0,41%) dopo i dati negativi sulla fiducia dei consumatori e il barometro Ifo sull’occupazione in Germania. Intanto i mercati attendono i conti del colosso dei chip Nvidia, utili per provare a intuire la direzione in cui andrà il settore dell’intelligenza artificiale. Gli analisti si aspettano un utile rettificato di 1,01 dollari per azione su vendite per 46,05 miliardi di dollari nel secondo trimestre.
Wall Street viaggia debole in attesa dei conti Nvidia
Oltreoceano viaggia in territorio positivo Wall Street che come detto attende i conti di Nvidia, in arrivo dopo la chiusura della Borsa americana. Contestualmente restano sotto i riflettori sia lo scontro in campo aperto tra il presidente Donald Trump e la Fed, sia il tema commerciale, nel giorno in cui i dazi americani all’India, formalmente giustificati dai massicci acquisti indiani di energia russa, raddoppiano al 50%. A livello azionario, vola Mongodb Inc dopo che i conti della piattaforma dati hanno superato le aspettative di Wall Street. In rialzo anche il titolo di Okta Inc, dopo che i suoi risultati trimestrali e le previsioni per l’intero anno hanno superato le stime. Entrambe le società hanno attribuito i buoni risultati alla domanda proveniente dalle aziende che sviluppano piattaforme di intelligenza artificiale
A Milano banche bersagliate dalle vendite
Altra giornata in rosso per le banche a Piazza Affari: il vicepremier, Matteo Salvini, ha ribadito ancora una volta che gli istituti di credito posso dare “un contributo alla crescita del Paese e alle famiglie”; una mossa che potrebbe arrivare già con questa manovra. Le parole del ministro dei Trasporti sembrano dunque confermare le indiscrezioni di stampa secondo cui il Governo potrebbe intervenire sulle tempistiche di utilizzo delle Dta, con una proroga della sospensione già prevista per il biennio 2025-2026 dalla manovra dello scorso anno. Tuttavia, notano gli analisti,al momento si tratta soltanto di ipotesi in quanto non sarebbero ancora stati fissati incontri con il settore per valutare soluzioni condivise. Così Mps e Bper hnno guidato i ribassi del settore a -2,7%, Intesa (-2,53%) e Mediolanum (-2,28%). In coda Diasorin (-5,84%) dopo che JPMorgan ha avviato la copertura con giudizio “underweight” e prezzo obiettivo di 75,4 euro. Bene invece il lusso con Moncler (+2,33%) e il comparto energetico con Italgas a +1,57%.
Petrolio in rialzo, Euro torna a quota 1,16 $
Sul fronte energetico, in rialzo il petrolio con il Brent a oltre 67 dollari al barile e il Wti a 63 dollari. In calo invece il gas che accusa una flessione di oltre il 2% a 32,71euro al megawattora. Sul valutario, l’euro torna a quota 1,16 dollari. Infine lo spread BTp/Bund chiude in rialzo a 91 punti, in aumento di 4 centesimi rispetto al riferimento di ieri. Rialzo più contenuto per il rendimento del BTp decennale benchmark che ha segnato un’ultima posizione al 3,60%, in aumento rispetto al 3,58% della chiusura della vigilia. Lo spread tra italia e Francia sulla scadenza decennale si attesta a 9 punti base sulla scadenza benchmark con l’OaT che ha terminato gli scambi al 3,51% in leggero aumento sul closing della vigilia
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