Fed, chi è Lisa Cook: paladina dei diritti scelta da Biden. La nemica perfetta per i trumpiani
La prima donna afroamericana a servire nel board della Federal Reserve, nominata da Joe Biden, ma anche ex consigliera economica di Barack Obama. Qualunque cosa decideranno i giudici riguardo le accuse di frode contro di lei per ottenere un mutuo agevolato, nella biografia di Lisa Cook ci sono già tutti gli elementi che lasciano presumere i motivi per cui Donald Trump l’ha presa di mira, nella propria crociata per piegare la banca centrale americana alla sua volontà.


Chi è Lisa Cook
Lisa è nata nel 1964 ed è la figlia di un pastore battista e di una professoressa di assistenza infermieristica. È cresciuta in Georgia, partecipando al movimento per desegregare le scuole dello stato di Via col vento. Era stata anche attaccata e ferita, quando si era iscritta in un istituto in passato riservato ai bianchi.
Era una ragazza studiosa e la sua carriera accademica è stata di primo piano. Si è laureata prima allo Spelman College di Atlanta in fisica e filosofia, e poi al St. Hilda’s College di Oxford con una Marshall Scholarship, in filosofia, politica ed economia. La leggenda vuole che dopo una scalata del monte Kilimangiaro con un economista, aveva iniziato a considerare di prendere un dottorato in questa materia. Quindi si era iscritta all’università di Berkeley, dove nel 1997 aveva ottenuto il PhD con una tesi sul sistema bancario della Russia. Quasi una predestinata, visti i tempi in cui viviamo. Poi però si era dedicata ad investigare gli effetti della violenza contro i neri favorita dalle leggi razziste “Jim Crow”, dimostrando come aveva limitato anche la loro capacità di affermarsi sul lavoro.
L’avvicinamento a Biden
Dopo gli studi la sua carriera professionale era continuata soprattutto nel mondo accademico, con un incarico prestigioso dopo l’altro. Ha insegnato alla Kennedy School of Government e all’Harvard Business School, gestendo la ricerca sull’Africa, ma ha fatto parte anche della Hoover Institution della Stanford University, nota per essere molto vicina al pensiero conservatore. Quindi nel 2005 era passata alla Michigan State University, diventando professoressa di ruolo.
Insieme all’attività accademica, si era impegnata anche in quella politica, entrando nel Council of Economic Advisers del presidente Obama. Questo l’aveva portata all’attenzione anche del vice Biden, e nel 2020 aveva fatto parte come volontaria della sua squadra per la transizione, dopo la vittoria contro Trump nelle elezioni di quell’anno.
L’attacco dei trumpiani
Quando si era creata un’apertura nel Federal Reserve Board of Governors, Biden l’aveva nominata per il posto. I repubblicani si erano opposti in blocco, accusandola di essere troppo di parte, e affinché il Senato ratificasse la sua conferma nel maggio del 2022, la vice presidente Harris aveva dovuto votare per superare lo stallo provocato dalla parità di 50 voti a favore e 50 contro, lungo la linea della divisione partitica.
Bill Pulte, direttore repubblicano della Federal Housing Finance Agency, ha cercato di affossarla accusandola di aver imbrogliato per ottenere mutui agevolati, allo scopo di acquistare una casa in Michigan e una in Georgia, entrambe denunciate come residenze primarie. I giudici ora stabiliranno la verità, ma nel frattempo la storia della vita di Lisa Cook basta a capire perché sia diventata l’obiettivo prescelto da Donald Trump per soggiogare la tanto agognata Fed.
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