Veneto

“Turisti, problemi di Venezia, problemi di Mestre… unica soluzione: la divisione”. La lettera

In risposta alla lettera al Giornale: “Pane, salame e verità, altro che turismo di massa: non demonizzare chi viene a Venezia col panino”.

Una opinione o idea che forse dà una prospettiva diversa ma che mi sembra una risposta alle problematiche di Venezia, ma anche dell’hinterland periferico:

la divisione amministrativa tra Venezia insulare e Mestre (la parte di terraferma) è un tema che da decenni genera dibattito, e i sostenitori della separazione mettono in evidenza alcuni potenziali benefici, che si possono riassumere così:

1. Maggiore autonomia decisionale.

Venezia e Mestre hanno realtà economiche, sociali e urbanistiche molto diverse. Un’amministrazione separata potrebbe prendere decisioni più mirate: Venezia per turismo, tutela del patrimonio, gestione del centro storico; Mestre per sviluppo industriale, trasporti terrestri, edilizia.

2. Bilanci più trasparenti e mirati.

Attualmente il bilancio comunale è unico, quindi le priorità di spesa vengono bilanciate tra due contesti molto diversi. Con due comuni distinti, ogni territorio gestirebbe le proprie entrate e deciderebbe dove investire, evitando percezioni di “sussidio” da una parte all’altra.

3. Strategie urbanistiche differenziate.

Venezia ha esigenze di tutela ambientale, salvaguardia contro l’acqua alta, regolazione dei flussi turistici.
Mestre può concentrarsi su sviluppo economico, infrastrutture stradali e ferroviarie, politiche abitative.

4. Identità e rappresentanza.

I sostenitori sostengono che ogni territorio potrebbe valorizzare meglio la propria identità culturale e storica.

In consiglio comunale oggi le priorità di una parte possono “schiacciare” quelle dell’altra per via della diversa popolazione.

5. Efficienza amministrativa.

Due amministrazioni più piccole, se ben organizzate, potrebbero essere più veloci nel prendere decisioni e più vicine ai cittadini, con meno burocrazia centralizzata.

Penso che possa essere anche motivo per un miglior controllo di investimenti mirati ai singoli problemi con sveltezza nell’esecuzione.
E, oggi, vorrebbe dire anche più accessibilità ai servizi di sicurezza, date le cronache nere quotidiane.

Maurizio
(lettera firmata)


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