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L’incendio del castello di Termoli rivive tra le pagine di Dago | isNews

dago fumetto termoli
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La nuova avventura del ‘Giannizzero Nero’ racconta l’invasione della città adriatica da parte dei pirati ottomani guidati da Alì Pascià, mescolandosi con leggende, suggestioni e tradizioni tutte molisane


TERMOLI. È in edicola Dago n. 334, ‘Verdi Mari e Bianche Onde’, una nuova avventura scritta da Gianluca Piredda e illustrata da Antonio Sforza e Roberto Savarese. La vicenda questa volta è ambientata in Molise e riporta alla luce una pagina drammatica della storia adriatica: l’invasione di Termoli da parte dei pirati ottomani guidati da Alì Pascià. Nel Cinquecento, il corsaro mise a ferro e fuoco la città, riducendo in schiavitù parte della popolazione e segnando in modo indelebile la memoria collettiva del territorio. Contro di lui, i termolesi opposero una resistenza eroica che ancora oggi alimenta leggende e racconti popolari, e che viene ricordata nel giorno di ferragosto con lo spettacolare rito dell’incendio del castello.

Accanto alla cronaca storica, l’albo intreccia suggestioni e tradizioni locali: dalla fiabesca leggenda della Rocca della Fata alla transumanza, antica pratica pastorale che scandisce da secoli la vita delle comunità molisane. Quest’ultima, riconosciuta come patrimonio culturale immateriale in diverse aree d’Europa, è oggi candidata a entrare tra i beni tutelati dall’Unesco, a conferma del suo valore identitario e universale.

Creato nel 1980 dal maestro Robin Wood e disegnato per la prima volta da Alberto Salinas, Dago è diventato, a partire dal 1983, una delle colonne portanti del settimanale Lanciostory. Protagonista anche di una collana personale che vanta oltre trent’anni di pubblicazioni, il “Giannizzero Nero” è oggi considerato un classico intramontabile del fumetto d’avventura, amatissimo tanto in Italia quanto in Sud America.


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