Piemonte

Morta Chiara Arduino: la tragedia della maestra di sci portata via da un malore a 25 anni

Gli sport invernali italiani, in particolare quello dello sci alpino, piangono la prematura scomparsa di Chiara Arduino, 25 anni, di Garessio, nel Cuneese. Chiara aveva una grande passione per lo sport e per la montagna, tanto da avere iniziato da piccolissima come atleta nel Garessio, nel Sangiacomo e poi nel Mondolè Ski team, per poi coronare l’amore per la neve facendo della sua passione un lavoro, diventando maestra di sci nello Sci Club Ceva.

Diplomata al liceo “Vasco Beccaria Govone” di Mondovì, nel novembre dello scorso anno si era laureata a Torino nella triennale in Servizi sociali, dopo aver superato con determinazione un periodo di malattia: nel “bio” sul suo profilo Instagram aveva scritto “goditi ogni istante della tua vita”. Lascia il padre Giancarlo e la madre Franca.

Chiara lavorava a Valtournenche, località valdostana dove è stata colpita da un malore improvviso che le è stato fatale. Lo scorso anno si era laureata a Torino e recentemente aveva ripreso a sciare e ad arrampicarsi in montagna.


Tanti i messaggi di cordoglio a partire da quello della Fisi, la federazione italiana sport invernali: “Il mondo dello sci piange la prematura scomparsa di Chiara Arduino, 25 anni, di Garessio: La Fisi si stringe alla sua famiglia in questo momento triste e doloroso”.

A ricordarla anche il Comune di Garessio e lo sci club nel quale Chiara era maestra di sci: “L’amministrazione comunale e il Consiglio comunale di Garessio si uniscono con profondo cordoglio al dolore per la prematura scomparsa di Chiara, giovane maestra di sci e appassionata sportiva, figura amata e stimata dalla comunità. Alla famiglia vanno le più sentite condoglianze”. “Fin lassù. Semplicemente grazie” è il messaggio dello Sci Club Ceva.

Anche l’Associazione valdostana maestri di sci esprime il proprio cordoglio alla famiglia della “stimata collaboratrice della Scuola sci del Breuil”. L’Avms scrive in un post: “Una vita spezzata troppo presto, lasciando un vuoto incolmabile in tutti coloro che l’hanno conosciuta e apprezzata”.


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