Umbria

Torna a settembre il Festival delle Corrispondenze a Monte del Lago di Magione. L’anteprima a Castel Rigone


Da martedì 2 a domenica 7 settembre torna per la sua 14esima edizione Festival delle Corrispondenze a Monte del Lago di Magione, borgo sulle rive del lago Trasimeno. La rassegna proporrà tutti eventi gratuiti per il pubblico e sarà preceduta da un’anteprima venerdì 29 agosto a Castel Rigone, con Walter Veltroni che presenterà “Iris, la libertà”, romanzo che rende omaggio a Iris Versari, la partigiana che scelse fino in fondo la propria libertà contro il potere dell’oppressione.

La presentazione della manifestazione si è svolta oggi, lunedì 25 agosto, nel salone d’Onore di palazzo Donini a Perugia alla presenza di Tommaso Bori (vicepresidente e assessore alla cultura della Regione Umbria), Simona Meloni (assessore al turismo della Regione Umbria), Massimo Lagetti (sindaco di Magione), Vanni Ruggeri (vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Magione), Stazi (direttore generale della Fondazione Perugia) e Francesca Caproni (Gal Trasimeno-Orvietano), con la presenza in sala di chi ha collaborato alla realizzazione del festival.

Il 2 settembre Ezio Mauro condurrà il pubblico in un viaggio dentro “Il segreto di Lenin”, un’inedita riflessione sulla Russia di ieri e di oggi, sul legame tra rivoluzione e potere e su un corpo politico che ancora inquieta il presente. Lo stesso giorno Matteo Caccia porterà un racconto personale sul modo in cui abitiamo le storie, mentre il divulgatore Eugenio Radin dialogherà con il filosofo Rick DuFer per smascherare i cattivi ragionamenti e riflettere sul pensiero critico.

Il giorno dopo, mercoledì 3 settembre, Riccardo Iacona porterà sul palco le sue “Corrispondenze scomode”, mostrando come la libertà d’informazione resti oggi uno dei fronti più minacciati dal potere della disinformazione globale. Tra gli ospiti di giornata ci sarà anche il divulgatore scientifico Adrian Fartade, che guiderà il pubblico tra scienza e immaginazione, seguito da Sergio Rizzo, il quale con Massimo Arcangeli indagherà i rischi di una “fuga dalla democrazia”. La fisica e scrittrice Gabriella Greison porterà in scena “La donna della bomba atomica”, con musiche originali di Francesco Baccini e Michele Cusato, per raccontare la vicenda di Leona Woods, unica donna ad aver lavorato insieme a Fermi e Oppenheimer al Progetto Manhattan.

Giovedì 4 settembre sarà la volta di Maurizio Molinari, che analizzerà la nuova offensiva delle autocrazie contro le democrazie: uno sguardo che mostra come il potere, se non bilanciato, rischi di soffocare le libertà collettive. A seguire, Corrado Formigli offrirà una riflessione sul ruolo del giornalismo e dell’informazione in un tempo in cui i rapporti tra politica, potere mediatico e opinione pubblica sono sempre più fragili e contesi. Ci sarà spazio anche per Filippo Roma, volto noto delle Iene, che si confronterà con Augusto Vasselli sul giornalismo d’inchiesta, mentre lo storico Alessandro Vanoli proporrà la sua lezione-spettacolo “L’invenzione dell’Occidente”.

La giornata di venerdì 5 settembre offrirà due interpretazioni diverse ma complementari: da un lato Dario Fabbri, che con la sua analisi geopolitica restituirà al pubblico la percezione del potere come forza che plasma lo “spirito del tempo”; dall’altro Enrico Galiano, che con il suo monologo inviterà a riscoprire la libertà più autentica, quella di restare fedeli a se stessi anche contro le pressioni del conformismo. Gli altri eventi della giornata vedranno protagonisti Marcello Veneziani che presenterà il suo ultimo libro “Senza eredi”, mentre Marco Mondini terrà una lectio magistralis sul ritorno della guerra oggi. Filippo Solibello, voce storica di Radio2, proporrà una riflessione irriverente e provocatoria sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale, mentre Massimo Arcangeli coordinerà la tavola rotonda sul linguaggio dell’odio.

Sabato 6 settembre toccherà a Stefano Massini, capace di trasformare la narrazione teatrale in una lente per leggere le contraddizioni del presente, e Jacopo Veneziani, che con la lezione-spettacolo “Perfette sconosciute” restituirà voce e visibilità alle artiste dimenticate dalla storia, ribaltando il potere del silenzio imposto alle donne. Sarà di scena anche lo storico Michele Chierico che racconterà la riconquista dell’Umbria del 1860, seguito dal convegno “Parole sante. Lettere encicliche che hanno fatto la storia” organizzato in collaborazione con l’Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea. Nella stessa giornata, Aldo Schiavone presenterà “Occidente senza pensiero” e la giornalista Barbara Serra discuterà del suo libro “Fascismo in famiglia” insieme a Massimo Arcangeli. Il maestro del fumetto Vittorio Giardino dialogherà con Claudio Ferracci sul suo nuovo lavoro “I cugini Meyer”, mentre “l’uso pubblico della storia nell’epoca della post-verità” sarà il tema della tavola rotonda alla quale prenderanno parte gli storici Francesco Filippi, Carlo Greppi e Valentine Lomellini. In serata, il festival si chiuderà con Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale, che nella lezione-spettacolo “Il pianeta delle piante” offrirà una prospettiva sul rapporto tra natura, potere e libertà, mostrando come il mondo vegetale sia un modello di equilibrio e resilienza.

Domenica 7 settembre Pietro Del Soldà porterà in scena “Apologia dell’avventura”, spettacolo filosofico e teatrale dedicato alla libertà, mentre la drammatica situazione di Gaza sarà al centro dell’incontro condotto dal giornalista Fabio Scuto, storico corrispondente da Gerusalemme.

Non mancheranno anche laboratori e letture per bambini e famiglie, guidati da Michele Volpi, a conferma dell’attenzione del festival a tutte le generazioni.

Il premio Aganoor Pompilj

Nella giornata conclusiva di domenica 7 settembre sarà consegnato il premio Vittoria Aganoor Pompilj, giunto alla sua 27esima edizione, che continua a valorizzare il carteggio come genere letterario e come forma di testimonianza intellettuale e affettiva. Il premio nasce dalla volontà di recuperare e incentivare l’arte perduta di scrivere lettere e al contempo di valorizzare il lavoro di studiosi, archivisti e ricercatori impegnati nell’edizione critica di fonti epistolari.

La prima sezione del premio è riservata a carteggi ed epistolari editi; la seconda a componimenti in forma di lettera e comprende anche una categoria speciale rivolta ai giovani tra i 12 e i 18 anni.

Ospiti d’onore di questa edizione la coppia formata dal popolare attore Stefano Fresi e Cristiana Polegri, musicista e doppiatrice, cui sarà consegnato il premio speciale “Uniti nell’arte”, ispirato all’unione artistica e sentimentale di Vittoria Aganoor e Guido Pompilj.

Il focus sulla sostenibilità ambientale

Il Festival delle Corrispondenze segue un percorso di certificazione della carbon footprint, in collaborazione con Regusto, che consente di calcolare e compensare le emissioni di CO2 attraverso l’utilizzo di crediti di impatto certificati in blockchain, azioni certificate che uniscono riforestazione, energie rinnovabili e recupero dello spreco alimentare, garantendo anche un impatto sociale positivo con la distribuzione di pasti a persone in difficoltà. La filosofia green del festival coinvolge anche la comunicazione (uso di carta riciclata Fsc e materiali riutilizzabili), la logistica (ospitalità a meno di 2 km dagli eventi, mobilità inclusiva) e l’accessibilità universale, con supporti per disabilità motorie e sensoriali (Braille e Lis).


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