al via festival e palio delle contrade, intanto si lavora alla certificazione Igp
Si svolgerà il 22 e 23 agosto 2025 il XVI Festival del peperone dolce di Altino e Palio culinario delle contrade. Migliaia di buongustai attendono l’appuntamento gastronomico di fine estate nel paese collinare situato tra le valli del Sangro e dell’Aventino.
Sette sono le contrade protagoniste (Altino, Briccioli, Fonte Lama, Le 6 Quartier, Le Vrecciuole sott’ a lu monde, Mmèzze a mbrène e Serranelle), ognuna delle quali preparerà un menu con tre portate: primo, secondo con contorno e dolce, tutti elaborati a base di peperone dolce di Altino.
«Le novità nei menu di questa edizione sono la varietà del secondo, con 3 menu a base di pesce, 3 con carne rossa e uno di carne bianca, tra cui uno anche gluten free», ha spiegato Mario Nicola D’Alonzo, presidente dell’Associazione di tutela e valorizzazione del peperone dolce di Altino, che organizza il festival.
La XVI edizione conferma l’abbinamento dei menu ai vini del territorio, per ogni singola contrada. Negli stand tornano anche le bollicine abruzzesi ‘Trabocco’. L’associazione garantisce ogni sera 2000 posti a sedere. Lungo il percorso, saranno disponibili quattro punti vendita dei ticket Europeperone, necessari per acquistare i menu. Saranno in funzione anche i dispositivi per il pagamento elettronico.
Accanto al buon cibo non mancherà il folklore: ogni contrada è chiamata ad allestire lo stand a tema con il menu, intrattenendo il pubblico con balli e canti o scene agresti. Ci sarà anche l’esposizione di artigiani locali, dal ramaio alle incisioni sul legno.
Il festival sarà preceduto dal consueto appuntamento dedicato all’approfondimento tematico sulla biodiversità del territorio, in ogni suo aspetto. Domenica 10 agosto, alle ore 19 nel centro storico di Altino, si parlerà di “Peperone e le altre solanacee, tra scienza e magia”, rivivendone la storia nel corso degli ultimi secoli, anche quando questi prodotti venivano utilizzati per scopi magici o rituali e considerati non commestibili. Relatori saranno il prof. Aurelio Manzi, botanico, e il prof. Michele Scognamiglio, nutrizionista. Al termine del convegno, le contrade presenteranno agli ospiti i loro menu, il programma del folklore e lo stendardo.
Ogni contrada concorrerà per il Palio culinario (con il menu completo), per la ricetta d’autore intitolata ad Annamaria De Laurentiis (con un piatto) e per il premio del folklore. Ai tre premi tradizionali, dalla scorsa edizione si è aggiunto anche il quarto premio per il miglior costume, dedicato alla memoria di Maria Tamburrino, contradaiola sempre molto attiva nel folklore del festival, tragicamente scomparsa nel 2022.
La premiazione si svolgerà al termine del festival, la sera del sabato. L’associazione prolungherà la festa del sabato sera oltre la cerimonia di premiazione, accogliendo la richiesta del pubblico più giovane. Tra le altre novità, oltre a tanta musica, sarà realizzato un cocktail analcolico al peperone dolce di Altino, elaborato proprio in occasione dell’evento.
Presidente della giuria tecnica di chef è confermato anche quest’anno Ermanno Di Paolo, docente all’istituto alberghiero “Giovanni Marchitelli” di Villa Santa Maria. Tra gli altri componenti di giuria tecnica ci sono anche esperti di cucina popolare. La giuria del folklore sarà presieduta quest’anno da Anna Anconitano, esperta di danze popolari.
Confermato il servizio navetta no-stop, dalle ore 19 all’una della notte, con quattro autobus che da località Selva di Altino porteranno gli utenti al capoluogo, e viceversa. Costo: 1 euro. A Selva di Altino saranno disponibili posti auto in quattro aree di sosta. L’organizzazione mette a disposizione gratuitamente parcheggi e assistenza per diversamente abili e persone con difficoltà motorie, portandoli nel cuore del Festival con una navetta dedicata. Per tutta la durata del festival sarà presente sul posto un’ambulanza per il punto di primo soccorso, con medico e infermiere. Tra vicoli e piazzette del centro storico vigileranno agenti di sicurezza privata e i volontari della Pegaso, gruppo di protezione civile di Altino.
«Nonostante la carenza idrica per l’agricoltura e il gran caldo delle scorse settimane, al completamento della raccolta ad ottobre prossimo si prevede una buona produzione di peperone dolce di Altino stimata attorno a 1500 quintali di fresco», ha dichiarato il presidente D’Alonzo, sottolineando inoltre che «dalla quantità di raccolto fresco si ricava circa il 10 per cento di peperone secco». A maggiore tutela e valorizzazione del peperone dolce di Altino, inoltre, l’associazione, insieme ai produttori, ha avviato nei mesi scorsi l’iter per ottenere entro un anno la certificazione europea Igp.
«Nei giorni scorsi è giunto il primo parere positivo della Regione Abruzzo per l’iscrizione del peperone “Coccia Capammonte” nel Registro nazionale delle varietà da conservazione – ha detto il presidente D’Alonzo – Questo è il primo passo necessario per un prodotto non commerciale, come il peperone dolce di Altino, che si propone di ottenere il riconoscimento di Indicazione geografica protetta». L’Igp consente maggiore tutela sia per il consumatore che per il territorio, ampliando il disciplinare di produzione dai nove Comuni attuali (da Altino e Casoli fino a Paglieta) a tutti i Comuni bagnati dal fiume Sangro.
Source link