15mila chilometri in bici per parlare di mobilità ciclabile, il 10 e 11 agosto la tappa a Genova
Genova. Dal 27 luglio il COP30 Bike Ride, la più estesa ciclostaffetta internazionale mai organizzata verso una Conferenza ONU sul Clima, sta attraversando l’Italia portando in ogni città dieci proposte di politiche ciclabili da consegnare ai negoziatori della COP30 di Belém.
Partiti il 14 maggio da Baku (sede della COP29), gli staffettisti percorreranno oltre 15.000 km in bicicletta e, per i tratti di mare, in barca a vela, unendo centinaia di realtà locali in un’unica mobilitazione globale per la riduzione delle emissioni.
Arrivo a Genova e accoglienza FIAB
Gli staffettisti giungeranno a Genova domenica 10 agosto: saranno scortati dai volontari di FIAB Genova dal punto di raccolta di Gattorna, dove arriveranno insieme ai volontari di FIAB Tigullio provenienti da Sestri Levante.
Incontro pubblico al Monumento dei Mille
Alle 19:00 di domenica 10, presso il Monumento ai Mille di Quarto, la cittadinanza potrà conoscere i protagonisti, porre domande sul viaggio e scoprire le proposte che accompagneranno il Bike Ride fino in Brasile.
Genova–Finale Ligure e saluto istituzionale
Lunedì 11 agosto i volontari di FIAB Genova accompagneranno la carovana alla tappa successiva, Finale Ligure. Durante il transito in via Garibaldi, qualora gli impegni istituzionali lo consentano, tra le 8:30 e le 9:00 è previsto un breve saluto da parte dell’Amministrazione Comunale davanti a Palazzo Tursi, a testimonianza dell’impegno di Genova verso la mobilità attiva e il contrasto al cambiamento climatico. Chi vorrà pedalare con il gruppo, anche solo per un breve tratto, si metta in contatto con Fiab Genova alla mail info@fiabgenova.it
Le 10 proposte che il COP30 Bike Ride porterà a Belém
Completare una rete strutturale di base di piste ciclabili entro il 2030, in particolare con connettività interurbana e multimodale per gli spostamenti giornalieri. Se la base è già presente, rendetela ambiziosa!
Le dieci proposte
Ridurre il traffico automobilistico limitando sia la velocità che il volume.
Progettare piani dedicati fino al 2030 che prendano in considerazione tutte le possibili leve per sviluppare la mobilità ciclistica (con finanziamenti adeguati e dedicati e revisioni dell’attuazione che includano le associazioni ciclistiche).
Aumentare significativamente entro il 2030 le aree riservate esclusivamente a biciclette e pedoni in prossimità di scuole, centri di trasporto pubblico, negozi locali e aree verdi.
Aumentare la capacità di stoccaggio delle biciclette nei centri di trasporto, nelle aree commerciali, nelle scuole, negli uffici e nelle case entro il 2030 (comprese le bici cargo).
Creare un evento legato alla ciclabilità annuale di massa, per tutte le età, da promuovere presso un vasto pubblico + una “casa della bicicletta” per riparare, allenare, incontrare, ospitare…
Formare e informare: formare, in particolare i ragazzi sotto i 12 anni e le donne, per una migliore ciclabilità e l’emancipazione; promuovere vantaggi economici (un’auto costa dieci volte di più all’anno!).
Sviluppare il settore economico associato (servizi, produzione, leasing, condivisione…) attraverso incentivi/sussidi fiscali specifici.
Sviluppare la logistica delle cargo-bike per le consegne dell’”ultimo miglio” (uno studio recente dimostra che il 42% delle consegne effettuate con furgoni utilitari potrebbe essere effettuato con cargo-bike).
Implementare e condividere molto regolarmente indicatori di misurazione e monitoraggio (soddisfazione, collisioni, dimensione della rete dedicata, quota modale…).