Toscana

Torni a occuparsi solo della Valtiberina


La conferenza dei sindaci della Valtiberina, presieduta dal primo cittadino di Sansepolcro Fabrizio Innocenti, ha rivolto un appello al direttore del Distretto della Valtiberina toscana Giampiero Luatti affinché torni a ricoprire a tempo pieno tale carica. Il dirigente infatti, all’inizio del mese di luglio, è stato nominato in via temporanea dalla Asl sud est direttore del Distretto aretino, in seguito alla nomina del dottor Alfredo Notargiacomo a direttore sanitario dell’Asl Umbria 2. Il fatto che Luatti si divida tra i due ruoli non è stato accolto favorevolmente in Valtiberina.

“Ciò era già accaduto in passato durante la direzione del dottor Antonio D’Urso – spiega in una nota il comune di Sansepolcro -. In questa occasione la nostra zona non è stata né coinvolta, né informata preventivamente della decisione della Usl. La richiesta è che venga posto un termine all’incarico in modo che il dottor Luatti, con la sua attività rivolta solo alla Valtiberina, possa portare a termine il mandato che nel marzo scorso gli hanno rinnovato per 3 anni i sindaci della zona. L’opera del dottor Luatti è oggi più che mai necessaria – sostengono i sindaci – vista la prossima scadenza del completamento strutturale della Casa di Comunità e della nuova e complessa organizzazione che il suo avvio comporterà. Il territorio della Valtiberina, che presenta situazioni di grave difficoltà, per garantire anche ai comuni più periferici montani i servizi sanitari essenziali, deve poter contare sull’attività quotidiana e intensa, sulla conoscenza del territorio e sull’esperienza in loco di chi dirige il distretto, si rischierebbe altrimenti di tornare indietro e compromettere la soddisfazione dei bisogni sanitari primari della popolazione”.

Il presidente della conferenza Fabrizio Innocenti ha aggiunto: “La direzione locale dell’ospedale di Sansepolcro è stata affidata all’inizio del 2025 a un altro responsabile, il quale deve affrontare le criticità di alcuni reparti, specie la grave carenza di personale medico dell’unità di medicina interna da più di 5 anni ormai, il cui organico è ridotto a sole due unità. I sindaci – concludono – fanno dunque affidamento sulla responsabilità dei vertici politici e tecnici dell’amministrazione sanitaria che in tutte le occasioni (convegni, incontri, atti di programmazione) ribadiscono di avere fra gli obiettivi primari quello di garantire i servizi primari nelle cosiddette aree interne della toscana”.

 


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