decide lui programma e tempi – Il Tempo

Eugenio Giani “si aspettava e sperava” nel sì del M5S alla sua candidatura bis a governatore della Toscana. Ora, il Governatore in carica, prova a fare un passetto più in là: “È un segnale importante anche a livello nazionale, per le elezioni politiche che si terranno tra due anni – assicura – ci arriveremo con alle spalle una importante sedimentazione di governo, di rapporti nei territori, di impegni condivisi, elementi utili per una grande e forte alleanza di centro sinistra”. Certo, la strada è lunga e molto dipenderà da come si chiuderà la partita Regionali. I contatti, intanto, vanno avanti. Giani, incassato l’ok dei pentastellati, sente sia Elly Schlein che Giuseppe Conte. Parla di “entusiasmo” e “complicità” con la segretaria Pd, ma definisce anche “cordiale e improntata al rispetto reciproco” la telefonata con il leader M5S: “Nessuna diffidenza”, assicura. I problemi, però, non sono tutti sciolti. La base pentastellata si è spaccata sul voto e se l’alleanza politica è ormai sancita dal verdetto, sarà nella scrittura del programma (a partire dalle decisioni sul rigassificatore e sull’aeroporto di Firenze) che si capirà la tenuta reale della coalizione. In Calabria e Puglia, poi, la situazione è ancora da definire. Per sfidare Roberto Occhiuto – oggi si è ufficialmente sciolto il Consiglio regionale – il centrosinistra punta a una candidatura unitaria. Il nome di Pasquale Tridico riuscirebbe a tenere insieme, oltre a Pd, M5S e Avs, anche Azione, Iv e i socialisti, ma il nodo ancora non è sciolto. Il diretto interessato, infatti, se da un lato apre a un suo coinvolgimento, dall’altro continua a voler tener fede al suo impegno al Parlamento europeo. “Io sono calabrese, amo la mia terra. Certamente spero che questa regione possa essere riscattata e voglio dare un contributo. Dopodiché ho preso 120 mila preferenze in tutto il sud, oltre 50 mila anche in Campania. Mi sento responsabile verso questi elettori e non vorrei lasciare Bruxelles. Vedremo con gli alleati il candidato migliore. Come M5s abbiamo ottimi nomi: Baldino, Orrico, dirigenti di primo piano del M5s. Il Movimento è maturo in Calabria come in Italia. Agli alleati dico che bisogna stare insieme, perché così si vince. Se stiamo insieme vinciamo”. Lunedì dovrebbe tenersi una riunione della coalizione a livello regionale, ma dal territorio si aspettano indicazioni dei leader, dopo che Avs ha chiesto un tavolo nazionale per valutare il dossier. “Tridico non ha chiuso, ma lascia intendere che al tavolo la loro candidata sarà Baldino – ragionano i dem sul territorio – Solo che non c’è molto tempo, si vota il 28-29 settembre e non possiamo fare 100 tavoli fumosi. Dobbiamo presentare le liste a fine mese e Occhiuto è in campagna elettorale da 4 anni”. Tra le file democratiche c’è chi apre a Baldino, ma le resistenze non mancano: ” Se non corre Tridico, quello che può vincere è Irto (senatore Pd e segretario dem in Calabria, ndr)”, ragiona qualcuno. In Puglia, l’ostacolo alla candidatura unitaria di Antonio Decaro è sempre Michele Emiliano e la volontà del governatore uscente di candidarsi in consiglio regionale. I ‘pontieri’ sono al lavoro per disinnescare una miccia che potrebbe far saltare il tavolo, ma l’ottimismo ancora prevale. “Alla fine Michele capirà, magari potrà dare una mano dopo il voto”, è il refrain. Anche Roberto Fico, in Campania, per il via libera finale alla sua candidatura, aspetta le mosse del governatore in carica Vincenzo De Luca, anche se la trattativa sembra essere a buon punto. Elly Schlein, in ogni caso, si dice ottimista: “Stiamo lavorando con tutte le forze alternative alla destra per costruire delle coalizioni che siano le più inclusive e più competitive possibili, con le candidature più forti per battere queste destre”, ribadisce, per poi puntare il dito contro gli avversari: “Dall’altra parte, fuori che gli uscenti, non hanno ancora trovato un candidato che sia uno – attacca- Sono buoni solo a litigare per il potere e per le poltrone”.
Source link