The Weekender: ascolta gli album di The Black Keys, Ethel Cain, Osees (e molti altri…) usciti oggi

Da qualche anno ormai il venerdì è il giorno della settimana consacrato alle uscite discografica. Quale migliore modo allora per prepararsi mentalmente all’imminente sospirato weekend se non quello di passare in rassegna le migliori album usciti proprio nelle ultime ore ?
I dischi attesi per mesi sono finalmente tra noi…buon ascolto.
THE BLACK KEYS – “No Rain, No Flowers”
[Easy Eye Sound/Warner Records]indie-rock
Prodotto dalla band stessa e registrato agli Easy Eye Sound Studios di Nashville, il nuovo album vede la partecipazione di importanti collaboratori, tra cui i cantautori vincitori di un Grammy Rick Nowels e Daniel Tashian, nonché il leggendario tastierista e produttore Scott Storch (Dr. Dre, The Roots). Proseguendo nello spirito di collaborazione avviato con il loro precedente album, “Ohio Players” i Black Keys hanno scelto un approccio diverso per “No Rain, No Flowers”, preferendo lavorare più da vicino con cantautori da loro a lungo ammirati, piuttosto che con altri performer.
ETHEL CAIN – “Willoughby Tucker, I Will Always Love You”
[Daughters of Cain]slowcore – Americana
Il disco prende il nome dal primo amore di Ethel Cain, Willoughby Tucker, e racconta la loro storia d’amore. La narrazione lirica presente in “Willoughby Tucker, I’ll Always Love You” funge da prequel all’album di debutto di Cain, “Preacher’s Daughter” (2022).
OSEES – “ABOMINATION REVEALED AT LAST”
[Deathgod Records]garage, psych-rock
Le 12 tracce di “Abomination Revealed At Last” sono un attacco ipnotico, maniacale e propulsivo ai sensi, una reazione appropriata a un mondo afflitto da genocidio, collasso ambientale, violenza sancita dallo Stato, tecnocrazia in avanzamento e altro ancora. “Sembra che tutto stia andando a fuoco. Il mondo di oggi offre molti spunti agli artisti. Gli esseri umani dimenticano troppo facilmente la loro umanità. Il perdono è una scienza morta. L’empatia è vista come una debolezza dai cretini. È più facile odiare che amare. La paura e l’avidità hanno affondato le loro mani insanguinate in ogni cosa. Almeno ora sappiamo chi siete. Vi vediamo. Vi sfidiamo. Le persone sono sotto pressione. Riconoscete questo abominio. Opponetevi all’oppressore. FOTTETEVI fascisti e loro sostenitori. Fottetevi guerrafondai“.
TEETHE – “Magic Of The Sale”
[Winspear]slowcore
I Teethe riemerge con “Magic Of The Sale”, un album delicato ma deciso, in cui si pongono una serie di domande intrecciate sul significato di costruire una vita in un’epoca di collasso condiviso. Il risultato è un mondo triste e bellissimo, costruito con le proprie mani, di slowcore sudista, in cui quattro persone si rivolgono l’una all’altra e vanno avanti insieme. “Magic Of The Sale” rappresenta il naturale passo successivo dei Teethe: un secondo album, un’etichetta discografica, una serie di collaboratori ospiti (Xandy Chelmis dei Wednesday e MJ Lenderman, Charlie Martin degli Hovvdy e molti altri musicisti veterani) che rappresentano le loro radici texane e i nuovi amici che si sono fatti negli ultimi anni. Tuttavia, i Teethe hanno prestato particolare attenzione a preservare la parte del processo che ha reso il loro debutto così speciale, ora con strumenti più avanzati.
BAD SUNS – “Accelerator”
[Epitaph Records]indie-pop
“Accelerator” sfrutta lo slancio del loro EP del 2023 “Infinite Joy”, un progetto che la band considera responsabile di aver riacceso la loro scintilla creativa. Con 12 brani che fondono melodie dance-pop contagiose con testi introspettivi, il nuovo album promette di mantenere l’energia magnetica che ha portato i Bad Suns alla ribalta con i primi successi come “Cardiac Arrest”, segnalando al contempo un’evoluzione personale.
MECHATOK – “Wide Awake”
[Young]elettronica
“Wide Awake” è l’LP di debutto di un artista la cui visione pulita e nitida dell’elettronica è stata un punto di riferimento fondamentale per tutta la nuova ondata di artisti hyperpop e cloudrap. Dopo un decennio come figura di spicco sulla scena, il berlinese cristallizza il suo sound in 11 brani impreziositi da sporadiche collaborazioni vocali di artisti del calibro di Ecco2k, F5VE, Tohji e Isabella Lovestory, e finemente calibrato come un impeccabile LP dance-pop contemporaneo con le radici nelle forme classiche del synth-pop, UKG ed electro-house-trance.
GOOD CHARLOTTE – “Motel Du Cap”
[Atlantic]indie-pop-punk
Questo ottavo lavoro in studio, che arriva a sette anni di distanza da “Generation Rx,” promette un audace ritorno alle origini della band, pur esplorando nuove direzioni e presentandosi come il loro disco più personale fino ad oggi.
ADA LEA – “when i paint my masterpiece”
[Next Door Records]indie-pop
Le canzoni intuitive e armoniose che compongono il terzo album di Ada Lea, “when i paint my masterpiece”, sono sorprendenti, evocative, tattili. Si presentano davanti a noi e ne sentiamo le pennellate. Alexandra Levy tiene la chitarra sullo sfondo di un mare di suoi dipinti sulla copertina dell’album e viene spontaneo chiedersi: la pittura è una metafora della musica o della vita? No! Come sempre, lei resiste alle metafore ordinate. È maestra nell’arte di creare titoli in minuscolo che germogliano e crescono con il tempo. In modo reale e profondo, musica e pittura vanno di pari passo mentre lei svela un nuovo stile di sovversione e surrealismo.
ANAMANAGUCHI – “Anyway”
[Polyvinyl]indie-rock
L’estate scorsa, dopo aver vissuto per diversi anni in diverse parti del Paese, i quattro membri degli Anamanaguchi hanno deciso di provare qualcosa di nuovo. La loro etichetta Polyvinyl aveva salvato la famosa casa degli American Football dalla potenziale distruzione, così la band ha colto l’occasione per trasferirsi lì e scrivere insieme. Nel corso di un mese, gli Anamanaguchi – pionieri dell’hyper-melodic 8-bit rock – hanno stravolto il loro meticoloso processo digitale. Il risultato è “Anyway”. Scritto nel salotto trasformato in sala prove, gli Anamanaguchi hanno realizzato il disco più personale della loro carriera.
STAR MOLES – “Snack Monster”
[Earth Libraries]indie-folk
Emily Moles racconta così la nscita del disco: “Questo album è nato quasi come un progetto accademico. Stavo frequentando un corso di letteratura medievale quando mi è stato presentato il libro “Le regole dell’amore cortese” di Andreas Capellanus. Inizialmente, ho pensato che sarebbe stata un’ottima idea realizzare un concept album con una canzone per ogni regola. Come potrete vedere, questo album contiene solo 7 brani, che non sono neanche lontanamente vicini al numero delle regole esistenti. Tuttavia, alcune regole mi hanno immediatamente ispirato e catturato la mia attenzione.“
NO JOY – “Bugland”
[Hand Drawn Dracula]indie-rock-shoegaze
Chiaramente in sintonia al momento della collaborazione, Fire-Toolz e No Joy (Jasamine White-Gluz) si erano entrambi trasferiti in ambienti boschivi appartati. Fire-Toolz riassume così: “La collaborazione è stata davvero senza limiti. Non ho dovuto aderire a una certa visione che mi avrebbe impedito di essere Fire-Toolz. Mi sono identificato facilmente con questo album perché Jasamine e io amiamo molto la stessa musica e ho potuto essere creativo in modo libero, come se stessi realizzando il mio album“. Di che genere si tratta? Si può definire shoegaze quando potrebbe tranquillamente stare su uno scaffale accanto a Boards of Canada e Autechre? La risposta giusta è “sì”. E che scaffale delizioso sarebbe! Uno scaffale di marmo, con elementi cyberpunk. “Bugland” è una testimonianza dell’evoluzione di White-Gluz e della sua capacità di canalizzare una grande varietà di gusti in qualcosa di coeso che può scendere in un caos ben calibrato, per poi uscirne con facilità.
WOMBO – “Danger In Fives”
[Fire Talk]alt-rock
“Danger in Fives” non è una reintroduzione, ma un promemoria. In tutto l’album, i Wombo non solo migliorano la loro formula, ma la perfezionano costantemente. Mantenendo la sicurezza del loro ultimo album, “Fairy Rust “del 2022, “Danger in Fives” si ricollega all’intuizione che ha guidato i loro esperimenti selvaggi nel LP di debutto del 2020 “Blossomlooksdownuponus”. Gli elementi centrali dei Wombo rimangono fedeli a se stessi e sono stati rafforzati in quasi un decennio di creazione di rock ipnotico.
THE ROYSTON CLUB – “Songs For The Spine”
[Run On / Modern Sky Records]indie-rock
Dopo il successo del loro album di debutto “Shaking Hips and Crashing Cars”, entrato nella Top 20, e un tour nel Regno Unito tutto esaurito nel 2024, i The Royston Club sono tornati più uniti, più rumorosi e più emotivi. “Songs For The Spine” si basa sul DNA indie caratteristico della band, abbracciando però qualcosa di più profondo e ampio.
HIBOU – “It Seems To Me”
[Spirit Goth]indie-pop
Hibou è il progetto solista del cantautore, produttore e polistrumentista Peter Michel. Con sede nel sud della Francia, Michel costruisce un paesaggio sonoro onirico guidato da brillanti riff di chitarra e ritmi ispirati alla new wave. Meticolosamente assemblato con testi potenti, melodie struggenti e una batteria trascinante, Hibou crea un sound affascinante e nostalgico che continua a fiorire ad ogni ascolto.
PRIMITIVE IMPULSE – “Piss It Away”
[Feel It Records]hardcore-punk
I Primitive Impulse di Cincinnati fanno un punk grezzo e martellante, proprio quello che ci serve in questo momento, che esprime l’inferno che stiamo vivendo, ma attraverso la lente del Midwest. La batteria martellante, le chitarre taglienti e la voce straziante vi faranno girare in tondo come se foste in uno scantinato a 39 gradi in pieno luglio. Un pugno allo stomaco assestato in modo improvviso che ti toglie il fiato.
BABYMETAL – “Metal Forth”
[Capitol]heavy-pop-metal-elettronica
Le BABYMETAL festeggiano il loro 15° anniversario con il quarto album in studio “METAL FORTH”. Dopo il successo di “METAL GALAXY” (2019) e dell’album “THE OTHER ONE” (2023), continuano a costruire la loro storia di successo. L’album contiene 10 brani inediti che abbattono i confini musicali. Sono presenti diverse collaborazioni, tra cui Tom Morello (Rage Against the Machine) ed Electric Callboy. Anche Poppy, Slaughter to Prevail e Sunset Kiss sono presenti. L’album combina abilmente il metal con influenze moderne e mostra l’ulteriore sviluppo della band.
FIELD MEDIC – “Surrender Instead”
[autoproduzione]folk
A dicembre dell’anno scorso, Field Medic aveva pubblicato il suo ultimo album “boundless & true”. Ora, il prolifico cantautore è già tornato con il seguito “surrender instead”. “Dopo aver smesso di bere, aver seguito anni di terapia e aver assunto per la prima volta un antidepressivo, a volte soffrivo ancora di giorni o settimane di depressione soffocante“, spiega Kevin Patrick Sullivan a proposito del singolo “MELANCHOLY”, “Provare quella sensazione unica e terribile è stato uno shock dopo aver “lavorato su me stesso”“.
PHIL ELVERUM & ARRINGTON DE DIONYSO – “GIANT OPENING MOUTH ON THE GROUND”
[P. W. Elverum & Sun Ltd.]sperimentale
Nuovo album di Phil Elverum. L’artista aveva pubblicato il suo ultimo album come Mount Eerie, “Night Palace”. Ma questo nuovo progetto non verrà pubblicato sotto il nome di Mount Eerie o con il suo precedente nome d’arte, The Microphones. Si tratta invece di una collaborazione con l’artista sperimentale Arrington de Dionyso. Elverum ha pubblicato un trailer del nuovo album che si apre con un ronzio basso e riverberante. Sulla pagina Bandcamp, la musica di de Dionyso è descritta come “una seduta spirituale sciamanica incontra l’estasi del rock and roll“.
GORDI – “Like Plasticine”
[Mushroom Music Group]indie-pop-folk
Nel suo terzo album, la cantautrice e produttrice Gordi, alias Sophie Payten, riflette sugli ultimi anni di trasformazione della sua vita. Dal coming out e dalla necessità di rivedere le sue prospettive future, al lavoro come medico in prima linea durante la pandemia, Gordi esplora la bellezza, il dolore e la natura effimera dell’esperienza umana in 12 nuove canzoni. Artista australiana pluripremiata e amata dal pubblico, con decine di milioni di stream all’attivo, Gordi vanta un catalogo impressionante e una storia alle spalle, che include due album e collaborazioni con Troye Sivan, Bon Iver, Ben Bohmer, Julien Baker, Phoebe Bridgers e molti altri.
MGK – “Lost Americana”
[Interscope]indie-rock-folk
“Lost Americana” è stato presentato in un trailer in cui compare la voce fuori campo di Bob Dylan che afferma: “L’album è un’esplorazione personale del sogno americano, un viaggio alla ricerca di quel che è andato perduto. Una lettera d’amore indirizzata a chi cerca di riscoprire cose, una mappa sonora di luoghi dimenticati, un tributo allo spirito della reinvenzione, e una ricerca per reclamare l’essenza della libertà americana”.
WESTSIDE COWBOY – “This Better Be Something Great EP”
[Heist Or Hit]indie-rock
Con un sound grezzo, i ragazzi cavalcano un emozionante vagone lo-fi sintonizzato sulla precisione melodica dei Teenage Fanclub e tenuto insieme dal cool slacker dei Pavement. Autentiche, irrequiete e immediate, le chitarre di questo disco crepitano come legna pronta a incendiarsi da un momento all’altro e quando lo fanno è una danza sfrenata.
BUBBLEGUM LEMONADE – “Where The Light Hits The Shade EP”
[Matinée]indie-pop
Il prossimo album dei Bubblegum Lemonade, “To Surf With Love”, sarà ispirato al surf e allo shoegaze. “Where The Light Hits The Shade” è un gusto so assaggio che combina chitarre elettriche jangling e acustiche a 12 corde. La canzone vede il cantante Laz e la cantante dei Strawberry Whiplash Sandra scambiarsi le linee vocali, con le risposte sfacciate di Sandra che aggiungono un tocco di ironia alla registrazione.
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