Ponte, il sindaco di Messina: «Può essere un’occasione epocale ma tempo dei brindisi è ancora lontano»
Infrastrutture
“Ne abbiamo viste tante di opere iniziate e – sottolinea – mai finite”
“Sbagliamo se leghiamo il Ponte sullo stretto esclusivamente alla necessità di una velocizzazione dei tempi di trasporto. Quest’opera ha una rilevanza nazionale ed europea che può rivoluzionare completamente le prospettive degli abitanti della Sicilia. Per quanto riguarda la città che amministro, andrà a riscrivere completamente le vite di tutti noi”. Così Federico Basile, sindaco di Messina, in un’intervista al Secolo d’Italia.
“In una certa parte della popolazione leggo un clima d’incertezza, ma che ritengo legato soprattutto al timore inevitabile legato alle grandi opere. Ne abbiamo viste tante di opere iniziate e – sottolinea – mai finite”. Quindi la paura non è la realizzazione del Ponte? “Semmai – spiega – la paura maggiore è che non venga completato”. Tra le criticità, c’è chi paventa il rischio dell’intromissione della criminalità organizzata. “Per come la vedo io, paradossalmente, il fatto che sia un’opera così importante, con i fari puntati sui lavori, potrebbe metterlo meno a rischio degli appalti ordinari. E poi va ricordato che oggi ci sono protocolli della legalità – evidenzia il sindaco – molto stringenti. Ecco, su questo dato voglio essere moderatamente ottimista”.
Ma è contento dell’idea del Ponte? “Non ragiono su Ponte sì o Ponte no, come amministratore locale ho il dovere di pensare ai temi più urgenti”, dice. Qualche esempio? “Quello delicatissimo degli espropri: 300 nuclei familiari che lasceranno le loro abitazioni. Capisco lo stato d’animo di chi deve abbandonare la propria casa, so che l’imponenza e la rilevanza dell’opera non basteranno a convincerli a lasciare di buon grado luoghi dove sono nati e vissuti finora. Da amministratore – conclude – mi aspetta tanto lavoro da fare, anche di vigilanza. Ecco perché il tempo dei brindisi lo vedo ancora parecchio lontano”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA