Friuli Venezia Giulia

Pordenone, aumentano i turisti, grazie agli eventi e al turismo slow

PORDENONE — L’estate 2025 segna un punto di svolta per il turismo in città e in provincia.

«Il turismo degli eventi si sta radicando — conferma con soddisfazione la presidente Giovanna Santin — e stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato anni fa, anche grazie alla promozione della Regione, con Promoturismo, al Comune di Pordenone e al Rotary Club Pordenone. Non abbiamo ancora i numeri di presenze e arrivi, ma si registra un aumento di turisti, come si puó notare anche in centro città e sul territorio”.

Un’estate da tutto esaurito

Dagli hotel ai bed and breakfast, fino agli appartamenti in locazione breve, il sistema dell’accoglienza sta registrando numeri più che positivi. «I B&B sono in forte crescita in tutta la provincia — spiega Santin — e stiamo cercando di consorziarli, perché l’unione fa la forza».

A trainare questa impennata di presenze è senza dubbio il calendario fitto di eventi: a luglio il Blues Festival e vari concerti, ad agosto il tennis a Cordenons, poi un settembre ricco con il ritorno di Pordenonelegge, seguito dalle Giornate del Cinema Muto. A ottobre sarà la volta delle fiere.

«Chi arriva per un evento — aggiunge Santin — spesso si ferma per scoprire il territorio. Per questo stiamo investendo anche sulla formazione degli operatori: dobbiamo essere i primi ambasciatori di Pordenone».

Un’offerta che si allarga

Chi visita Pordenone non cerca solo concerti o festival. Molti turisti — tra cui anche diverse famiglie — si dedicano alla scoperta del patrimonio culturale e naturale.

«Il nuovo Palazzo del Fumetto e il Museo della Radio sono già due attrazioni molto apprezzate — racconta Santin —. Chi li visita ne resta entusiasta».

E poi ci sono i turisti “attivi”: motociclisti e cicloturisti che scelgono il territorio per gli itinerari su due ruote. «Molte strutture si sono attrezzate con servizi ad hoc per chi viaggia in bici o moto. Anche questo è rispondere al cliente», sottolinea.

Visite guidate: successo confermato

Tra le iniziative più riuscite ci sono le visite guidate gratuite del centro storico, avviate in via sperimentale e ormai diventate un appuntamento fisso del sabato pomeriggio.

Organizzate con il supporto del Rotary e il patrocinio del Comune, partono dal municipio e vengono proposte anche dagli stessi alberghi ai clienti presenti nel weekend. «Registrano sempre il tutto esaurito — afferma Santin — e l’esperienza ha un ottimo riscontro».

Formazione e promozione: lo sguardo al 2027

Proprio per valorizzare al meglio l’offerta locale, il Consorzio continua a investire nella formazione degli operatori. «Stiamo promuovendo delle visite formative alle eccellenze del territorio, con buona partecipazione — racconta Santin —. Vogliamo che ogni operatore sia un promotore competente della nostra città».

Il Consorzio sarà presente anche alla fiera del turismo di Rimini in autunno e lavora per stabilizzare i canali di incoming in vista di una sfida ambiziosa: la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027.

C’è poi un progetto in cantiere dedicato alla valorizzazione dei prodotti tipici locali, ancora in fase di sviluppo.

Ristorazione in fermento

L’interesse crescente per la città si riflette anche nella ristorazione, dove arrivano segnali importanti dal settore privato.

«Con l’autunno riapriranno due locali storici come il Moderno e il Gambrinus — annuncia l’assessore al Commercio Emilio Badanai Scalzotto —. Si tratta di investimenti privati che rappresentano un’opportunità per rafforzare l’offerta qualitativa della città. Un vantaggio per tutti».




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