Emilia Romagna

L’assurda storia del medico che ha nascosto mille cartelle cliniche in cantina


La Procura di Bologna ha aperto due fascicoli sul ritrovamento di un migliaio di cartelle cliniche trovate nella cantina di un ex medico dell’ospedale Maggiore. Le indagini nascono su impulso degli esposti presentati dall’Ausl e dai medici di alcuni dei pazienti a cui i referti fanno riferimento.

L’assurda storia viene riportata nell’edizione odierna de Il Resto del Carlino. L’ipotesi, scrive il quotidiano, è che si possa trattare di una rivalsa tra colleghi. In passato, infatti, il medico in questione aveva sporto una segnalazione alla Corte dei Conti su delle presunte violazioni da parte dei colleghi. Segnalazioni poi risolte in un nulla di fatto.

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È possibile che quelle cartelle cliniche siano servite per preparare la segnalazione alla Corte, o magari per prepararne di nuove. L’Ausl da parte sua ha sanzionato con più provvedimenti disciplinari il medico, anche in seguito al ritrovamento di documenti e mail non ben specificate dal quotidiano ma che non dovevano essere in possesso del dottore. Per questo l’uomo lo scorso anno ha rassegnato le proprie dimissioni.

Al momento le due indagini della Procura sono a carico di ignoti e presto i fascicoli potrebbero essere accorpati. L’ipotesi di reato è quella dell’accesso abusivo a sistema informatico, sulla quale sono già in corso gli accertamenti della polizia postale.

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