Il Sud visto dal divano di Giuseppi – Il Tempo

Non stupiamoci sul no al Ponte pronunciato da Giuseppe Conte con i toni di chi vuole aprire la grande campagna d’autunno dove ogni scusa sarà buona per riaffermare quel niet sovietico a ogni proposta del governo. Un no che va dalle infrastrutture alla riforma della giustizia e passerà per centinaia di tribunali fra ricorsi, esposti, denunce, inchieste, tutta roba a cui la sinistra ci ha abituati dai tempi di Silvio Berlusconi e che ancora oggi rimane l’unica forma di opposizione materiale che gli eredi del Pci sono in grado di produrre nel Paese. Il motivo per cui i famosi democristiani guardano con maggiore attenzione a Giorgia Meloni. E cominciano a ricordare che la Lega di Matteo Salvini è un partito che governa da 30 anni le regioni del Nord col maggior grado di produttività e qualità della vita d’Italia.

Ma dal divano di Giuseppi, quello dove ha seduto centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi con il Reddito di Cittadinanza, che non ha reso l’Italia più ricca né la gente meno povera ma sicuramente più pigra e affamata di assistenza pubblica e bonus, si annuncia un autunno caldo.

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