Umbria

è scontro politico sulla gestione del servizio


L’elisoccorso umbro con base a Foligno ha effettuato 498 missioni di emergenza tra il 27 febbraio 2024 e il 31 luglio 2025. Un dato che evidenzia l’efficienza e la centralità del servizio nell’ambito della rete del 118 regionale, ma questo importante risultato si è trasformato negli ultimi giorni in un nuovo terreno di scontro politico tra maggioranza e opposizione in consiglio regionale.

Le consigliere Donatella Tesei (Lega) ed Eleonora Pace (Fratelli d’Italia), attraverso una richiesta di accesso agli atti, hanno reso noti i numeri dell’attività svolta dal cosiddetto “Nibbio”, definendoli “straordinari” e denunciando il presunto rischio di smantellamento del servizio in favore di una condivisione con la Regione Toscana. Secondo le due esponenti del centrodestra, la presidente Stefania Proietti starebbe lavorando a un “Protocollo d’Intesa” che comporterebbe la rinuncia all’autonomia e l’indebolimento dell’intervento d’emergenza in Umbria. “Il servizio ha salvato centinaia di vite in 17 mesi”, dichiarano Tesei e Pace. “La sinistra vuole svenderlo alla Toscana per meri accordi politici, mettendo a rischio la salute dei cittadini umbri”.

Le due consigliere sottolineano come l’attivazione del servizio autonomo sia stato un risultato ottenuto dalla precedente Giunta regionale di centrodestra, dopo anni di condivisione con le Marche che, secondo loro, avrebbe comportato ritardi e costi aggiuntivi. Sotto accusa anche l’ipotesi, poi ritirata, di un accordo con la Toscana, annunciato pubblicamente e successivamente ridimensionato dopo le critiche dell’opposizione.

La replica della giunta regionale, però, non si è fatta attendere. In una nota ufficiale, la Regione ha smentito categoricamente l’intenzione di smantellare l’elisoccorso, ribadendo che il servizio “è confermato nella sua piena operatività e nel suo presidio territoriale”. Anzi, precisa la presidente Proietti, l’elisoccorso è stato potenziato con il volo notturno, attivo da poche settimane, e sarà ulteriormente rafforzato anche sotto il profilo tecnologico e organizzativo. “Creare allarmi infondati non giova a nessuno”, ha dichiarato la presidente. “La collaborazione interregionale è una strategia di sistema, non una minaccia. Nessuna dismissione è in programma”.

Proietti ha ribadito il valore del lavoro svolto dagli operatori del 118 e ha evidenziato come l’ipotesi di accordi con altre regioni sia una pratica diffusa a livello nazionale, utile ad ottimizzare tempi di intervento e contenere i costi, soprattutto nelle aree di confine.

Il confronto, però, non sembra destinato a concludersi a breve. Il centrodestra promette battaglia “con ogni mezzo” per difendere il servizio, mentre la maggioranza invita alla responsabilità istituzionale e al rigore nel trattare temi sensibili come la sanità pubblica.

Nel frattempo, il “Nibbio” continua a volare, con l’obiettivo di garantire tempestività e qualità nell’assistenza d’urgenza, al di là delle polemiche politiche.


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