Mps, nel semestre i profitti battono le stime. Balza il titolo
Mps ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile 892 milioni di euro, in calo del 23% sullo stesso periodo del 2024, quando la banca aveva goduto di 457 milioni di benefici fiscali. Al netto di queste partite non ricorrenti, si legge in una nota, l’utile sale del 21,4% anno su anno. Il trimestre si chiude con un utile di 479 milioni, in crescita del 15,7% sul primo trimestre dell’anno e al di sopra del consensus degli analisti, che si attendevano profitti per 349 milioni. «Oggi – ha detto l’amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, nella call con gli analisti sui risultati del primo semestre – presentiamo dei risultati spettacolari con un utile trimestrale di circa 479 milioni e circa 900 milioni nei primi sei mesi dell’anno. Questi dati mostrano la nostra capacità concrete di garantire crescita, elevata redditività e chiarezza strategica»; uno scenario che sta impattando la stima utile per il 2025: «prevediamo di superare il miliardo e mezzo di utile pre imposte», ha detto il ceo Lovaglio che si è detto fiducioso di poter anticipare il pay out ratio al 100% nel 2025. A Piazza Affari il titolo segna un rialzo di oltre il 5 per cento.
I numeri
Sul fronte dei ricavi il Monte ha chiuso i sei mesi con 2,054 miliardi di euro (+1,1%), per effetto della spinta delle commissioni (+9,1% a 802,5 milioni) che ha compensato il calo del margine di interesse (-6,7% a 1.094 milioni). I costi operativi sono saliti del 2% a 943 milioni, con un risultato operativo lordo che si attesta a 1.111 milioni (+0,5%). Le perdite su crediti sono scese del 14,2% a 175,1 milioni, con un costo del rischio in calo a 43 punti base, mentre il risultato operativo netto è salito a 936,1 milioni (+4,3%).
A livello patrimoniale, si legge nella nota, l’indice Cet1 fully loaded si attesta al livello record del primo trimestre (19,6%) e «ai vertici del sistema bancario», con un buffer di capitale di 840 punti base rispetto al requisito di coefficiente tier 1. Migliora la qualità degli attivi, con una riduzione dello stock di crediti deteriorati (npe) di circa 500 milioni di euro rispetto al 31 marzo di quest’anno, anche grazie alla cessione, recentemente finalizzata, di 0,3 miliardi di euro di bad loans, che fa scendere il totale delle esposizioni deteriorate lorde a 3,1 miliardi e quelle nette a 1,7 miliardi.
Mps sottolinea l’ «eccellente performance» del secondo trimestre, con un risultato operativo netto di 488 milioni di euro, in crescita del 9,1% rispetto al trimestre precedente, grazie al buon andamento del margine di interesse (+1,5%) e delle commissioni (+1,7%), accompagnato dalla ottimizzazione dei costi operativi (-0,3%). Infine sul fronte commerciale il semestre ha visto i volumi degli impieghi performing salire a 65,1 miliardi di euro (+4,9% da inizio anno) con una significativa accelerazione dell’erogazione di mutui ipotecari alle famiglie, più che raddoppiati anno su anno, e del credito al consumo (+20%). La raccolta totale è pari a 171 miliardi, in crescita di oltre 4 miliardi nel secondo trimestre con una positiva dinamica in tutte le componenti
L’operazione Mediobanca
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