Pagamenti MOF in ritardo, ANCoDiS denuncia l’inerzia del sistema: “Settembre rischia di essere più caldo del solito. Molti potrebbero non fidarsi più del pagherò”
L’ANCoDiS (Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici) ha lanciato un durissimo atto d’accusa contro quello che definisce un sistema inerte, sottolineando come “decine di migliaia di lavoratori” si trovino costretti ad accontentarsi di un semplice “pagherò”. La denuncia evidenzia come questa situazione si ripeta sistematicamente ogni anno, creando incertezza e disagio economico tra i collaboratori del dirigente scolastico, le figure di sistema, i DSGA e tutto il personale non docente coinvolto nelle attività del MOF.
La denuncia di ANCoDiS: “Rispettare la dignità professionale”
L’associazione ha preso una posizione netta, dichiarando di “non tacere” di fronte a quella che considera una grave mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori della scuola. Secondo ANCoDiS, “corrispondere nei tempi contrattuali il riconoscimento economico che ogni dirigente scolastico ha sottoscritto con il proprio lavoratore è un dovere” e rappresenta soprattutto una questione di “dignità professionale” e di rispetto per il lavoro svolto.
L’organizzazione sindacale ha voluto precisare come i ritardi nei pagamenti non dipendano dalle singole scuole, ma da inefficienze sistemiche che si perpetuano anno dopo anno. “I collaboratori del DS, le figure di sistema, i DSGA, il personale non docente interessato non sono quelli che possono aspettare sine die per l’inerzia di un sistema“, ha sottolineato ANCoDiS, chiedendo una soluzione definitiva che garantisca certezza dei tempi e rispetto per questa significativa componente del mondo scolastico.
L’allarme per settembre: “Molti potrebbero non fidarsi più del pagherò”
La situazione presenta risvolti particolarmente preoccupanti in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico 2025-2026. ANCoDiS ha lanciato un vero e proprio ultimatum, avvertendo che “molti potrebbero più non fidarsi del ‘pagherò’” e che “settembre potrebbe essere per la scuola autonoma un mese davvero più caldo del solito“. Un riferimento evidente al rischio che il personale, stanco dei continui ritardi, possa decidere di non aderire alle attività aggiuntive previste dal MOF.
L’appello dell’associazione si rivolge direttamente alle istituzioni competenti, chiedendo interventi concreti per risolvere definitivamente una problematica che mina la credibilità del sistema scolastico e penalizza chi si impegna quotidianamente per il miglioramento dell’offerta formativa.
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