Friuli Venezia Giulia

La terza corsia della A4 San Donà di Piave e Portogruaro sarà completata

Un momento storico atteso dall’intero territorio; una tappa fondamentale in un percorso che cambierà nei prossimi anni la logistica e la mobilità dell’intero Nordest; un’opera che avrà ricadute enormi per le aree produttive del Friuli-Venezia Giulia e del Veneto e, in termini di qualità e sicurezza stradale, per famiglie, pendolari e turisti. Il bando per la progettazione esecutiva e la costruzione dell’ampliamento con la terza corsia della A4 (Venezia – Trieste), nel tratto di 25 chilometri tra Portogruaro e San Donà di Piave della rete autostradale di Autostrade Alto Adriatico, è stato aggiudicato al Consorzio Stabile Eteria (Vianini Lavori S.p.a, Itinera S.p.a e I.Co.P S.p.a). La firma del contratto di affidamento si è tenuta oggi, mercoledì 6 agosto 2025, a Trieste nella sede della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, alla presenza del Presidente della Regione Fvg e Commissario delegato per l’emergenza della A4, Massimiliano Fedriga, dell’assessore al bilancio e patrimonio della Regione Veneto, Francesco Calzavara, del Soggetto attuatore del Commissario delegato per il Fvg, Riccardo Riccardi, del Presidente di Autostrade Alto Adriatico, Marco Monaco e dell’amministratore delegato del Consorzio Eteria, Vincenzo Onorato.

L’opera, a livello di costi (quadro economico di 870 milioni di euro) e in termini ingegneristici (quasi 80 opere d’arte da demolire e ricostruire), non ha eguali in Italia, in questo momento. Una volta terminata, consentirà di completare tutto il tratto a tre corsie della A4 tra Quarto d’Altino e Palmanova (per complessivi 83 chilometri), agganciando le direttrici del trasporto tra Centro Est Europa e il Nord Italia, lungo il fondamentale asse del Corridoio europeo n. 5 che, ad oggi, nei 210 chilometri di rete di Autostrade Alto Adriatico è uno dei più trafficati d’Europa (52 milioni di transiti nel 2024 – record storico – con prospettiva di ulteriore crescita nel 2025). La progettazione del tratto durerà circa un anno e l’avvio dei lavori avverrà presumibilmente verso la fine del 2026.

La piantina completa della A4 a Nord-est

Le caratteristiche dell’opera

Come per tutti gli altri lotti della terza corsia della A4, non sarà un semplice ampliamento dell’autostrada, ma si tratterà della vera e propria ricostruzione di una nuova infrastruttura al posto dell’esistente, mantenendo il traffico aperto (per finanziare i lavori, completamente a carico di Autostrade Alto Adriatico, non sono previste chiusure del tratto, tranne per alcune notti).

Lungo l’intero tratto saranno interamente ricostruiti o realizzati:

  • 9 ponti su corsi d’acqua, tra cui i nuovi ponti sui fiumi Malgher e Livenza (per i quali, in particolare, le prescrizioni idrauliche formulate dagli enti competenti impongono un innalzamento della quota autostradale rispetto all’esistente);
  • 12 sottopassi di viabilità e linee ferroviarie;
  • oltre 50 attraversamenti idraulici;
  • 3 cavalcavia;
  • il nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza, che sorgerà a circa due chilometri ad est dell’attuale, e che sarà potenziato con 3 porte di ingresso e 5 di uscita per una larghezza complessiva di circa 70 metri della linea di esazione, con il completamento della tangenziale “Pancino”;
  • l’adeguamento delle rampe dello svincolo autostradale di Cessalto.

Il cronoprogramma dell’opera

In pochi mesi (il bando è stato pubblicato il 18 novembre 2024) si è arrivati all’aggiudicazione della gara ed alla firma del contratto. Altrettanto, in tempi celeri si cercherà ora di arrivare alla cantierizzazione del lotto. L’affidamento dei lavori, come in questo caso, al contraente generale – procedura che attribuisce maggiori responsabilità all’affidatario che è chiamato a fornire l’opera finita “chiavi in mano” alla Concessionaria autostradale – è stata già sperimentata con successo nel tratto tra Alvisopoli e Gonars e ha dato risultati molto positivi sotto il profilo dei costi e dei tempi (tre anni e mezzo circa per realizzare 27 chilometri di terza corsia, con la costruzione, tra l’altro, del doppio viadotto sul fiume Tagliamento). In qualità di contraente generale, al Consorzio Eteria spetterà il compito della progettazione esecutiva dei 25 chilometri di ampliamento autostradale con la terza corsia e del nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza, partendo dal progetto definitivo già approvato dal Commissario delegato. Al termine della progettazione, della sua verifica e della sua conseguente approvazione da parte del Commissario delegato, potranno essere avviati i lavori, indicativamente, quindi, verso la fine del 2026 quando dovrebbe concludersi il cantiere di rifacimento dei cavalcavia attualmente in realizzazione sullo stesso tratto tra Portogruaro e San Donà di Piave. I lavori di ampliamento autostradale saranno avviati a partire da San Donà di Piave, in continuità con il tratto già ampliato con la terza corsia, procedendo quindi verso est, e gli stessi comprenderanno fin da subito la realizzazione del nuovo svincolo e casello di San Stino di Livenza.

Gli ulteriori lavori, dallo svincolo di San Stino a Portogruaro, saranno realizzati quando si concluderà positivamente il procedimento di approvazione dell’aggiornamento del piano economico della Società Autostrade Alto Adriatico del valore di quasi 2 miliardi di euro per i prossimi 30 anni (quanto è la durata della Concessione di Autostrade Alto Adriatico), presentato il 31 luglio 2024 al Mit.

Marco Monaco, presidente Autostrade Alto Adriatico: «La Terza Corsia sarà completata. E’ il punto di svolta che tutti attendevamo. E’ un risultato ottenuto grazie alla collaborazione di tutti, Governo, Regioni, Commissario e Autostrade Alto Adriatico, per raggiungere grandi obiettivi: garantire qualità e sicurezza alle persone, con un’infrastruttura moderna al servizio delle imprese, di chi lavora e di chi viaggia».

Zaia: «Risultato che arriva grazie a un gioco di squadra tra istituzioni, imprese e territori»

«La realizzazione della terza corsia dell’autostrada A4, nel tratto tra San Donà di Piave e Portogruaro, rappresenta un investimento strategico per il futuro della mobilità nel Nordest e lungo il Corridoio Mediterraneo, noto anche come corridoio V. Non parliamo di un semplice ampliamento, ma di un rifacimento complessivo dell’infrastruttura, pensato per garantire maggiore fluidità al traffico e, soprattutto, più sicurezza per chi ogni giorno percorre questa arteria fondamentale». Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la firma del contratto tra Autostrade Alto Adriatico e il Consorzio Eteria per l’avvio dei lavori della terza corsia sulla A4. «Parliamo – prosegue Zaia – di un’opera da oltre 2,5 miliardi di euro, di cui 870 milioni per il solo tratto veneto, capace di trasformare radicalmente la viabilità in una delle aree più produttive del Paese. A questa cifra, per il Veneto, vanno aggiunti gli 83 milioni per i cavalcavia (i cui lavori sono già avviati) e 40 milioni per le prescrizioni ambientali, per un investimento vicino al miliardo. È un risultato che arriva grazie a un gioco di squadra tra istituzioni, imprese e territori».

«Desidero ringraziare il Presidente del Friuli Venezia Giulia, il collega Massimiliano Fedriga, per la determinazione e la visione strategica con cui abbiamo portato avanti questo percorso, anche nelle sue vesti di Commissario per l’emergenza sulla A4. La sua azione ha permesso di accelerare i tempi e di garantire una regia unitaria su un’opera che coinvolge due Regioni e interessa l’intero Nordest».

«Un ringraziamento va anche all’assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti, per il coordinamento con gli enti territoriali e per l’attenzione dimostrata nel sostenere un’infrastruttura che non è solo viabilità, ma sviluppo, sicurezza e competitività». «Il Veneto – sottolinea ancora il Governatore – ha sempre creduto nello sviluppo infrastrutturale come leva per la crescita economica. Questa opera si integra con la Pedemontana Veneta e con altri investimenti strategici che migliorano l’accessibilità, la sostenibilità e l’attrattività del nostro territorio». «Voglio anche citare Autostrade Alto Adriatico per la capacità di visione e l’efficienza nel processo di affidamento, e auguro buon lavoro all’impresa esecutrice. Il nostro obiettivo è focalizzato ora nel portare avanti con efficacia il progetto e i cantieri, riducendo i disagi per i cittadini e consegnando un’infrastruttura moderna, sicura e al passo con le esigenze del futuro».


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