Società

Immissioni in ruolo, Castellana (Gilda): “Di male in peggio. Al di là dei proclami e dei numeri, queste assunzioni non superano il problema del precariato”

In particolare, nel settore ATA, le assunzioni autorizzate ammontano a 10.349 unità: un calo rilevante rispetto all’anno precedente. Secondo quanto segnala Silvio Mastrolia, responsabile ATA della Federazione Gilda Unams, la diminuzione deriva dalla legge di bilancio 2025 (n.207 del 30 dicembre 2025), la quale consente per le nomine in ruolo una copertura massima del 75% della spesa per il personale cessato nel 2024, in luogo del 100% applicato in passato.

Analisi della Gilda: carenze e irrisolutezze

La nuova disciplina determina che, su 100 pensionamenti, solo 75 posti verranno coperti tramite nuove assunzioni. “Di male in peggio – osserva Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Federazione Gilda Unams – al di là dei proclami e dei numeri, queste assunzioni non superano il problema del precariato, che quest’anno conterà percentuali ancora più elevate”. Il sistema attuale delle nomine genera incertezza e rischia di alimentare disfunzioni nell’organizzazione scolastica. Dall’analisi dei numeri, emerge inoltre che dal 1° settembre 2025 rimarranno scoperti 569 posti tra i funzionari, evidenziando una situazione di perdurante difficoltà nella copertura degli organici.

Secondo Castellana, “per quanto riguarda il personale ATA, è stato coperto in pratica solo un terzo dei posti disponibili”. Una situazione che si aggrava ulteriormente sul fronte delle cattedre di sostegno, comparto che rappresenta una delle aree più colpite dal fenomeno del precariato scolastico e che continua a registrare forti carenze rispetto al fabbisogno reale delle scuole.


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