Salute

Caso Almasri, la richiesta di autorizzazione a procedere per Piantedosi, Nordio e Mantovano è arrivato alla Camera

Caso Almasri, la richiesta di autorizzazione a procedere per Piantedosi, Nordio e Mantovano è arrivata alla Camera

Il plico con le richieste di autorizzazione a procedere nell’ambito del cosiddetto caso Almasri per i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio e per il sottosegretario con delega ai Servizi Alfredo Mantovano è arrivato da poco alla presidenza della Camera. Spedito dalla procura di Roma, che a sua volta lo ha ricevuto dal Tribunale dei ministri, contiene l’atto con le accuse ai membri del governo. Dalla Camera poi il plico verrà trasmesso alla Giunta per le autorizzazioni a procedere che dovrà decidere se autorizzare o meno.

Inizialmente era indagata per favoreggiamento e peculato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La sua posizione è stata archiviata. È scritto nel decreto di archiviazione: “Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini non” consentono “di formulare una ragionevole previsione di condanna, limitatamente alla posizione della sola Presidente del Consiglio, tanto per il reato di cui all’articolo 314 cp (peculato, ndr) quanto per quello di cui all’articolo 378 cp (favoreggiamento, ndr)”.

La vicenda di cui parliamo è nota. Domenica 19 gennaio la Digos di Torino ha arrestato il generale libico Osama Almasri Njeem su mandato della Corte penale internazionale che ha sede a L’Aja. È accusato di torture, omicidi, crimini di guerra e contro l’umanità commessi nel carcere di Mitiga a Tripoli. Come prevede la legge 237 del 2012, gli atti sono stati trasmessi al ministro della Giustizia Carlo Nordio, che non li ha mai inviati alla Procura generale di Roma. Il procuratore Amato li ha sollecitati, poi ha deciso di non chiedere alla Corte d’appello la convalida dell’arresto provvisorio – eseguito dalla Digos secondo le norme sull’estradizione, cui rinvia la legge 237/2012 – né la custodia in carcere. La Corte l’ha scarcerato. Alla fine un aereo dei Servizi segreti partito da Roma ha prelevato Almasri a Torino, per poi riportarlo a Tripoli, previo decreto di espulsione del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi “per motivi di sicurezza nazionale”.

Poco dopo l’avvocato Luigi Li Gotti, ex sottosegretario, ha presentato una prima denuncia. Un’altra l’ha presentata l’avvocato Francesco Romeo per un cittadino sudanese torturato in Libia. Così la procura di Roma ha aperto un fascicolo, trasmesso subito al Tribunale dei ministri. Che proprio nelle scorse ore è arrivato a una prima conclusione: archiviazione per Meloni, richiesta di autorizzazione a procedere per i ministri Piantedosi e Nordio e per il sottosegretario Mantovano.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »