Morto Terry Reid, il cantante che disse di no ai Led Zeppelin (ma anche molto di più)
È morto a 75 anni il cantante britannico Terry Reid. Era celebre soprattutto per aver rifiutato nel 1968 l’offerta di Jimmy Page di diventare la voce dei Led Zeppelin. Un rifiuto che lo rese leggendario, anche se la sua carriera non conobbe mai il successo planetario della band guidata poi da Robert Plant.
Affetto da tempo da un cancro, Reid aveva recentemente cancellato il tour previsto per l’autunno 2025. Avrebbe dovuto esibirsi come headliner al St. Ives September Festival, ma le sue condizioni si erano aggravate. I fan avevano anche avviato una raccolta fondi per sostenere le sue cure mediche.
Nato nel 1949 a Huntingdon, Reid lasciò la scuola a quindici anni e partì in tour con i Rolling Stones insieme alla sua prima band, i Jaywalkers. Notato da Graham Nash, ottenne un contratto con la Columbia e debuttò da solista nel 1968 con l’album “Bang, Bang You’re Terry Reid”. Nello stesso periodo, Page – colpito dal suo talento – gli propose di entrare nei New Yardbirds, futuri Led Zeppelin.
Ma Reid, già impegnato con Stones e Cream, declinò, consigliando invece a Page un giovane cantante di Birmingham di nome Robert Plant.
Secondo la versione più accreditata, Reid avrebbe accettato la proposta di Page solo a due condizioni: che il chitarrista si assumesse l’onere delle penali per la rottura degli impegni già presi con i Rolling Stones e che spiegasse la situazione personalmente a Keith Richards. Ma nessuna delle due richieste venne accolta.
Così, mentre i Led Zeppelin esplodevano con brani come “Whole Lotta Love” e “Good Times Bad Times”, Reid proseguiva il suo percorso tra aperture per Jethro Tull e Fleetwood Mac e una discografia di culto, da “River”, il suo capolavoro del 1973, a “Seed Of Memory” (1976).
Nel 2016, commentò così il suo famoso rifiuto: “Avrei potuto essere Robert Plant? Forse. Ma sarei comunque stato Terry Reid. Jimmy sapeva cosa voleva”.