parlano i testimoni dopo la morte del fan al concerto degli Oasis
L’opinione pubblica britannica è ancora sotto choc dopo la morte di un fan degli Oasis, lo scorso sabato, durante il concerto a Wembley, a Londra. La polizia metropolitana ha riferito che gli agenti e i paramedici sono intervenuti in seguito a segnalazioni di una persona ferita. Un uomo di circa 40 anni è stato trovato “con ferite compatibili con una caduta” ed è stato dichiarato morto sul posto. La polizia ha invitato chiunque abbia assistito all’incidente o lo abbia ripreso con un cellulare a contattare le forze dell’ordine.
E piano piano i testimoni stanno iniziando a parlare e a collaborare con le forze dell’ordine. Il The Guardian ha contattato alcuni dei presenti negli spalti, dove è avvenuta la tragedia. Il quadro che è emerso è eloquente. In molti puntano il dito contro la sicurezza e sull’eccessivo consumo di birra, non è un caso che solo a Wembley siano state consumate 250mila pinte. Un record per un evento live.
“Ho visto i fan sporgersi dalla balconata del livello superiore – ha raccontato un testimone – Un tizio è stato fermato, ma dopo non è scesa nessuna guardia. La sicurezza era molto negligente. C’è una ringhiera e una piccola guardia, ma mi ha fatto pensare che qualcuno poteva essere facilmente buttato giù da lì. Sembrava pericoloso. Se avessero effettivamente messo una guardia di sicurezza in fondo a quei gradini, dove la gente andava di continuo, ciò avrebbe impedito la caduta”.
E ancora: “È stata lanciata così tanta birra durante tutto il concerto. Sono rimasto sorpreso che abbiano permesso alla gente di portare bevande sugli spalti. Il pavimento era davvero scivoloso”.
L’ufficio stampa dello Stadio di Wembley al New Musical Express ha messo le mani avanti: “Operiamo secondo standard di salute e sicurezza molto elevati, soddisfacendo pienamente i requisiti di legge per la sicurezza di spettatori e personale, ed è certificato e conforme allo standard ISO 45001”.
Per poi aggiungere: “Lavoriamo a stretto contatto e in stretta collaborazione con tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione dell’evento, inclusi i proprietari degli eventi, le autorità locali, la Sports Ground Safety Authority e la polizia, per garantire che gli eventi rispettino elevati standard di sicurezza e servizio per tutti coloro che partecipano o lavorano all’interno dell’impianto”.
La polizia sta raccogliendo tutte le informazioni possibile per arrivare a chiarire i contorni di un tragico incidente, avvenuto quasi sicuramente – stando ai testimoni – per un concorso di colpa e un allineamento di avvenimenti nefasti.
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