scattano i blitz nelle attività cinesi
JESI – Imponente operazione della Polizia su scala nazionale contro gruppi criminali cinesi. Perquisizioni in 24 province, ramificazioni anche a Jesi e Ancona, dove la Squadra Mobile della Questura ha scoperto e posto i sigilli a un centro massaggi a luci rosse, “Sogni d’Oriente” la cui titolare – una cinese di 51 anni – è stata denunciata per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’irruzione
Non erano solo massaggi erotici, ma vere prestazioni sessuali a pagamento. Quando la Squadra Mobile, coordinata dal dirigente Carlo Pinto, ha fatto irruzione, nelle salette è stato sorpreso un cliente che stava consumando un rapporto con una delle massaggiatrici, una cinese 35enne, risultata essere oltre che lucciola, pure clandestina. La maxi operazione, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) della Polizia di Stato, ha visto impegnate dal 28 luglio al 1 agosto le Squadre mobili e i Reparti prevenzione crimine di mezza Italia con controlli di attività produttive ed esercizi commerciali gestiti da cittadini cinesi. In particolare, i gruppi criminali analizzati, erano accomunati dalla stessa area geografica e agivano nelle regioni e zone ad alta densità di residenti cinesi. I reati contestati spaziano dall’immigrazione clandestina allo spaccio di stupefacenti, fino allo sfruttamento del lavoro nero e della prostituzione, la contraffazione dei prodotti e la detenzione abusiva di armi. Sotto la lente d’ingrandimento della Mobile della Questura di Ancona, guidata dal dirigente Carlo Pinto, sono finite in particolare tre attività commerciali a conduzione di cittadini di nazionalità cinese: una situata a Jesi, due nel capoluogo. A Jesi, il 31 luglio, il blitz dei poliziotti della Squadra Mobile della Questura dorica insieme al Commissariato di Jesi e l’Ispettorato del Lavoro dell’Ast hanno eseguito controlli in un centro massaggi nella zona industriale cittadina. “Sogni d’Oriente” prometteva massaggi rilassanti, ma si è rivelato essere un centro massaggi hot dove la titolare sfruttava lavoratrici cinesi in nero facendole prostituire. Sono state riscontrate irregolarità sulle norme di assunzione a carico di tre lavoratrici, che hanno portato alla sospensione dell’attività. Sono state elevate sanzioni per un totale di 2.500 euro.
Le verifiche
Ulteriori verifiche hanno permesso di rinvenire e sequestrare denaro contante pari a 6.410 euro, ritenuto provento dell’attività illecita. La titolare del centro massaggi, una donna cinese di 51 anni, è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina. Una delle tre massaggiatrici è risultata essere anche clandestina, pertanto è stata espulsa. Le altre due attività sono state controllate il 29 luglio. In un esercizio commerciale, operante nell’ambito dell’assemblaggio dei capi di moda, in via Dell’Industria, zona Palombare, la Squadra Mobile ha accertato irregolarità in merito alla posizione lavorativa di una cittadina cinese e alle norme sulla sicurezza sul lavoro: sono state elevate sanzioni per 3.300 euro con conseguente sospensione dell’attività. Controllato (e regolare) anche il nuovo bazar di oggettistica a Torrette.