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Immissioni in ruolo ATA, Anief: “Coperto meno di un posto su tre, scandaloso. Necessario assumere su 100% posti e valorizzare i profili EQ”

Si è appena conclusa al MIM l’informativa sulle immissioni in ruolo ATA per l’a.s. 2025/26: presenti per Anief la Responsabile della Consulta ATA Cristina Dal Pino, il Capo Dipartimento Anief Condir Alberico Sorrentino e la segretaria Generale Anief Daniela Rosano.

Illogico per quanto riguarda i numeri delle assunzioni per i DSGA che è ben al di sotto delle assunzioni previste per i DS. Mentre Per i Dirigenti Scolastici il 90% delle reggenze è stato coperto da assunzioni (347 su 387), per i DSGA, a fronte di 1.393 posti vacanti, le assunzioni si sono fermate a 824, pari al 59,1%.

Marcello Pacifico, presidente nazionale, ha chiesto di aumentare il contingente a 1.254. La situazione è ancora più grave per gli altri profili ATA. Quasi nulle le assunzioni per i posti disponibili per i profili di cuoco, guardarobiere, infermiere e personale delle aziende agrarie, appena il 4,8%. Una cifra ridicola, se paragonata alla già esigua media complessiva del 29,6% per il personale ATA (esclusi i DSGA), neanche 10 mila ruoli. È intollerabile che meno di un posto su tre venga coperto dalle immissioni in ruolo.

La media del 29,6% è la ragione per cui la Commissione Europea ha avviato una procedura contro l’Italia davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea – causa C-155/25 – contestando la violazione, protrattasi per oltre venticinque anni, delle norme europee sul lavoro a tempo determinato. Al centro della questione vi è l’utilizzo continuativo di contratti a termine per il personale ATA delle scuole statali, in contrasto con quanto previsto dalla clausola 5 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE. Come sindacato, abbiamo proposto un emendamento per autorizzare assunzioni su 100% del turn over e su tutti i posti vacanti, poi ritirato senza giustificazioni”, dichiara il presidente Anief Pacifico.

Bisogna valorizzare i profili EQ. Nelle funzioni centrali sono previste indennità fino a 22 mila euro” aggiunge Sorrentino, capo dipartimento Anief Condir, che ha sottolineato come sia “indispensabile riconoscere piena dignità e valorizzazione al personale scolastico del profilo EQ (Elevata Qualificazione). In altri comparti delle funzioni centrali, le indennità raggiungono i 22 mila euro lordi annui, mentre nella scuola il personale di pari responsabilità è ignorato nei meccanismi di valorizzazione economica e professionale. È tempo di colmare questo gap inaccettabile”.

Dura anche la presa di posizione di Cristina Dal Pino, responsabile nazionale ATA per Anief: “Un numero scandalosamente insufficiente di immissioni in ruolo, a fronte di migliaia di posti vacanti: è incomprensibile che si proceda con un numero così esiguo di immissioni in ruolo. Questo atteggiamento mina l’efficienza dei servizi scolastici e mortifica il lavoro di migliaia di precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole. Serve una programmazione seria, non tagli mascherati da prudenza contabile.”

Anief ribadisce la necessità di un intervento urgente legislativo per immissioni in ruolo sul 100% delle disponibilità che riesca a sanare una situazione che rischia di compromettere l’avvio dell’anno scolastico e i diritti fondamentali dei lavoratori, “come abbiamo chiesto e sempre rifiutato da Mef e MPA“.


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