Emilia Romagna

Coltellate alla Dozza: detenuto finisce in ospedale


Ancora problemi al carcere per adulti della Dozza. Un detenuto trentenne, nel pomeriggio di domenica 3 agosto, è stato accoltellato alla schiena e al volto durante una rissa.

L’uomo è detenuto nella sezione giudiziaria 1A, dove le celle rimangono solitamente aperte. Per cause ancora da chiarire, è scoppiata una lite tra alcuni detenuti. Ad avere la peggio è stato un detenuto sulla trentina, che è stato accoltellato alla schiena e al volto.

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A ferirlo è stato un altro detenuto più giovane, che durante la rissa ha estratto un coltello fabbricato artigianalmente. L’aggressore è stato subito identificato mentre la vittima dell’aggressione è stata trasportata al policlinico Sant’Orsola. Qui è stato curato e dimesso la sera stessa, tornando al penitenziario solamente a sera tarda.

Questa aggressione si inserisce in un contesto già fortemente problematico in cui da tempo versa il carcere della Dozza. A darne ulteriore conferma è una lettera del sindacato Fp Cgil Bologna ai vertici della casa circondariale, al capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e al Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria dell’Emilia-Romagna.

Le situazioni segnalate “da tempo e a più riprese” riguardano “l’inagibilità di almeno cinque camere al reparto infermeria, dove nonostante le infiltrazioni di acqua sono stati recentemente allocati più detenuti”. Ci sono problemi nella cucina del reparto femminile, ferma “a distanza di oltre un anno dall’inizio dei lavori” e che “continua a non essere funzionante”. Ci sono problemi nella mensa ordinaria per il personale di polizia penitenziaria, e altri malfunzionamenti per quanto riguarda l’ascensore, il montacarichi e le aree esterne.

Una di queste, si legge ancora nel documento, sta diventando “una discarica a cielo aperto”, visto che i giovani adulti che si affacciano su quell’area continuano a lanciare il pattume “anche come forma, si suppone, di protesta estrema rispetto a una situazione francamente non più tollerabile”.

Infine, il sindacato segnala problemi con l’impianto elettrico: aspettando l’intervento “di una fantomatica ditta esterna, la corrente elettrica è assicurata tramite collegamenti di fili volanti o che poggiano sul pavimento all’interno degli uffici. Riteniamo detta situazione fuori dai canoni per la sicurezza dei poliziotti che vi lavorano. L’impianto elettrico dell’istituto evidentemente è obsoleto, come dimostra il black out dei giorni scorsi che ha lasciato l’istituto privo di corrente per oltre mezza giornata, rischiando di far salire la tensione all’interno delle sezioni per tutti i disagi che ciò ha comportato”.

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