Ciclisti travolti e uccisi, il commovente ricordo dell’Avis di Andria
“Sconvolti e increduli abbiamo lasciato che il silenzio esprimesse il grido di dolore che ci ha pervasi”. Inizia così il lungo post pubblicato sulla pagina social dell’Avis di Andria, associazione di cui facevano parte i tre ciclisti travolti e uccisi da un’auto ieri mentre, in sella alle loro bici percorrevano la provinciale 231, vicino Terlizzi (Bari). I componenti dell’associazione raccontano con i loro ricordi le vite delle vittime, Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro.
“Vincenzo Mantovani ci lascia l’esempio di donatore di sangue, appassionato ciclista, con cui portava i colori di Avis e il suo messaggio di solidarietà in giro sul nostro territorio”, si legge. “Un immenso riconoscimento alla notevole abnegazione di Antonio Porro nel fondare la nostra sezione cittadina, sempre entusiasta e prodigo di energie, collante discreto della vita associativa, promotore dei giovani. – prosegue il post – Le tue storie di Vita piena, i tuoi aneddoti, la tua memoria stillavano insegnamenti nascosti che ti permeavano senza invadenza, oggi ce ne accorgiamo più che mai, caro Antonio sarai sempre esempio per noi di orientamento al positivo, all’incontro, alla fratellanza”.
“Sport, amicizia e solidarietà del dono era il perseverante mantra di Sandro Abruzzese, quando nei post della domenica celebrava le pedalate del CicloAvis. È assurdo saperti ora immobile, tu che con la bici avevi un rapporto quotidiano. Andando in associazione era quasi scontato trovarti. P quando dopo lavoro la sera entrando in sede con felicità annunciavi progetti, idee o meglio l’avvicinamento di nuove persone al nobile gesto della donazione, che avevi persuaso nella tua costante opera di sensibilizzazione. Eri certezza d’incontro, buon amico, ci chiamavi Fratelli e Sorelle, manchi già”.
“Avis Andria si stringe al cordoglio dei familiari per questa immane tragedia che ha scosso la comunità tutta”, conclude.