Puglia

“Lo psicologo in spiaggia” diventa un caso nazionale: sedute a Bari

Lo psicologo arriva sotto l’ombrellone. L’iniziativa “Lo psicologo in spiaggia”, partita dal Gargano, si allarga a tutta l’Italia: dal 5 al 7 agosto le spiaggie più iconiche e frequentate del Paese ospiteranno il progetto partito dal dottor Alessandro Iacubino, lo psicologo che ha trasformato gli ombrelloni del Gargano in uno studio improvvisato, per parlare con i bagnanti del benessere psicologico. Il tour fa tappa a Riccione, Bari e Cagliari, e permette di parlare direttamente e gratuitamente con i professionisti. A sviluppare il progetto l’associazione Pubblica, che sta raccogliendo le firme necessarie per portare in Parlamento una proposta di legge per istituire a livello nazionale lo psicologo gratuiti per tutti, e che intanto ha in programma anche incontri con i sindaci delle rispettive città che accoglieranno l’iniziativa. Si inizia da Riccione il 5 agosto, al lido Samsara (l’incontro con la sindaca Daniele Angelini è previsto nella sede del Comune, alle 15). Poi il 6 agosto sarà la volta di Bari, dove “Lo psicologo in spiaggia” si fermerà al lido Mama Luna (dalle 9,30 alle 11, a Mola di Bari). Subito dopo, alle 11.30, incontro in Comune con il sindaco Vito Leccese. Ultima tappa a Cagliari il 7 agosto al Lido Coop Golfo Angeli, dove sono previste le visite del sindaco Massimo Zedda e del presidente del consiglio regionale della Sardegna, Piero Comandini.

“Questo tour nelle spiagge italiane più frequentate e iconiche chiude i primi due mesi della nostra campagna “Diritto a stare bene”, durante i quali abbiamo raccolto 20mila firme con un’iniziativa completamente civica e senza il supporto di media partner alle spalle, che lotta per portare in Parlamento una proposta di iniziativa popolare che introduce psicologi pubblici e gratuiti per tutti. Siamo orgogliosi di lavorare con il dottor Alessandro Iacubino per far conoscere la nostra proposta anche ad agosto, in un luogo tradizionalmente lontano dallo stereotipo del disagio. A settembre, invece, ci troverete davanti alle scuole e ai luoghi di lavoro, per chiedere di intervenire davvero contro mobbing, esclusione sociale, violenza e dispersione scolastica. Abbiamo davanti quattro mesi per rilanciare il nostro messaggio: l’accesso alla psicologia è un diritto, non un lusso. Ed è un investimento, non una spesa”, afferma Francesco Maesano, coordinatore della campagna “Diritto a stare bene”.




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