Cultura

The Smashing Pumpkins – Live @ Ippodromo delle Capannelle (Roma, 01/08/2025)

A un anno di distanza dal Lucca Summer Festival, torna dunque in Italia la band degli Smashing Pumpkins per le due date di Milano e Roma. Dopo aver chiuso la prima edizione del “Parco Musica Milano 2025″, a Corgan e soci viene affidato il compito di chiudere anche la 15° edizione di “Rock in Roma” presso l’Ippodromo delle Capannelle.

La serata romana è decisamente top con temperature estive definite “vintage” dai meteorologi per rimarcare quelle piacevoli e fresche che accolgono i fan e frequentatori di festival nella venue sull’Appia.

Dopo l’esordio europeo a Plovdiv in Bulgaria, la band statunitense arriva nella Capitale dunque per il “The Aghori Tour” a supporto della loro ultima produzione “Aghori Mhori Mei” del 2024. In realtà, il tour vuole anche celebrare i 25 anni di “Machina / The Machines Of God” “ e del suo album gemello “Machina II/The Friends & Enemies Of Modern Music”.

Proprio da quest’ultimo si apre il live alle 21:40 (5 minuti prima delle previste 21:45) con la stratificata e acida “Glass’ Theme” alla quale seguono le note psichedeliche di “Heavy Metal Machine” e la potente “Where Boys Fear to Tread” da “Mellon Collie and the Infinite Sadness”, senza dubbio album protagonista della serata anche per via del minutaggio importante che si porta dietro.          

I presenti sono numerosi ma non si registra certamente il sold out, c’erano infatti tanti spazi vuoti ai lati e dietro la regia, probabilmente complice la data scelta del 1° agosto, un venerdì che per molti ha aperto le porte alle vacanze estive. Chissà. In ogni caso, la folla è coinvolta e sulle note del grande classico “Today” prima e su quelle dell’inno “Bullet With Butterfly Wings” dopo che il concerto prende davvero vita.

A quel punto, non c’è davvero nessun freno con Billy (con il suo immancabile vestito dark) compiaciuto e senz’’altro in forma,  come il resto della band d’altronde, che mette sul piatto una scaletta fatta per i fan con brani intramontabili eseguiti con potenza e pathos, passando dal pop di “1979″  ai riff di “Cherub Rock”, dalle ballad “If There Is a God”, “Disarm” e “Tonight, Tonight” alle rumorose “Jellybelly”, “Bodies”, a seguire ancora i quasi dieci minuti del capolavoro “Porcelina of the Vast Oceans”  e la magnifica “Mayonaise”, con cui si raggiunge l’apice.

Anche i quattro brani tratti dal loro ultimo disco (“Pentagrams”, “Edin”, “Sighommi” e “999″) dal vivo rendono davvero in maniera inaspettata e si inseriscono qua e là nella setlist senza interrompere l’atmosfera fantastica che si respira, atmosfera che si fa quasi surreale quando Billy lascia la chitarra (lo fa anche durante “Ava Adore”) e si lascia “trasportare” dalle note della cover di Berlin “Take My Breath Away”.

Nessuna pausa, nessun encore, il live tira spedito fino ad arrivare al trittico finale con “Stand Inside Your Love”, “Zero” e “The Everlasting Gaze”, preceduta quest’ultima dalle brevi note di “N.I.B.” dei Black Sabbath per il tributo al grande Ozzy Osbourne.

Alla fine rimane un concerto appagante, da brividi per chi ha vissuto appieno i nineties, con una band che on stage ha ancora tantissimo da dire. E grazie allora.

The Smashing Pumpkins Setlist Rock in Roma 2025, The Aghori Tour


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