Scarabeo giapponese, allarme ad Avigliana
Una minaccia silenziosa si diffonde nei campi e nei parchi piemontesi. A portarla è un coleottero lungo poco più di un centimetro: si chiama Popillia japonica, noto come scarabeo giapponese. Con il suo dorso verde metallico e le elitre color bronzo, può sembrare innocuo, ma dietro l’aspetto brillante si cela un vorace parassita capace di compromettere oltre 300 specie vegetali. Ora ha fatto la sua comparsa anche nella zona dei Laghi di Avigliana, facendo scattare l’allerta fitosanitaria regionale. L’insetto, originario dell’Asia orientale, è considerato altamente invasivo e pericoloso per l’ecosistema: in Piemonte, infatti, è già stato responsabile di gravi danni a colture, prati e piante ornamentali. per la prima volta è comparso sui laghi d’Avigliana.
L’avvistamento dello scarabeo giapponese ad Avigliana
La presenza del coleottero ad Avigliana è stata rilevata il 15 luglio durante un controllo condotto dall’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente (IPLA), in coordinamento con il Settore fitosanitario della Regione Piemonte. L’avvistamento ha attivato misure straordinarie, previste dal piano di emergenza 2025 contro le specie invasive.
Perché lo scarabeo giapponese è pericoloso
Appena riconoscibile per il suo aspetto metallico – elitre bronzo-ramate e dorso verde brillante – il coleottero misura poco più di un centimetro. Eppure la sua pericolosità è tutt’altro che trascurabile. Gli esemplari adulti si nutrono voracemente di foglie, fiori e frutti, attaccando più di 300 specie vegetali, tra cui vite, mais, nocciolo, piante da frutto e alberi ornamentali. Le foglie vengono letteralmente “scheletrizzate”, lasciando solo le nervature principali, con gravi conseguenze sulla salute e produttività delle piante.
Il problema non finisce qui: le larve si sviluppano nel terreno, dove si nutrono delle radici di colture e tappeti erbosi, provocando ingiallimenti diffusi, disseccamenti e morte delle piante. A peggiorare il quadro, gli animali selvatici attratti dalle larve – come uccelli e piccoli mammiferi – possono scavare nel terreno, contribuendo al degrado di giardini e aree agricole.
Cosa fare in caso di avvistamento
In caso di avvistamento dello scarabeo giapponese, i cittadini sono invitati a collaborare. Nei giardini privati o negli orti è possibile rimuovere manualmente gli adulti – preferibilmente al mattino, quando sono meno reattivi – e immergerli in acqua saponata per eliminarli in sicurezza.
Per infestazioni più estese si può ricorrere a insetticidi autorizzati o, in alternativa, a metodi di lotta biologica, come i nematodi entomopatogeni: minuscoli organismi che attaccano le larve nel terreno senza danneggiare persone, animali o piante.
Fondamentale è non installare trappole attrattive in contesti privati, poiché possono attirare più insetti di quanti ne riescano a eliminare, aggravando il problema. Ogni avvistamento va segnalato alle autorità fitosanitarie competenti o tramite la pagina ufficiale della Regione Piemonte, dove sono disponibili istruzioni, aggiornamenti e contatti utili.
Il piano della Regione Piemonte per contenere la diffusione dello scarabeo giapponese

Il piano regionale per contenere la diffusione dello scarabeo giapponese, dopo il ritrovamento ad Avigliana, prevede l’installazione di 1.200 trappole “attract and kill“: dispositivi a forma di ombrello, impregnati di insetticida e dotati di esche attrattive. Queste trappole, posizionate in punti strategici, non devono essere toccate né rimosse. In parallelo, viene intensificato il monitoraggio settimanale nelle zone già infestate e in quelle limitrofe – le cosiddette “aree cuscinetto” – per limitare il rischio di espansione dell’insetto attraverso mezzi agricoli, piante o terriccio contaminato.
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