Sasso (Fdi): «Nucleare in Basilicata, basta allarmismo»
Plauso di Sasso (Fdi) a Bardi per l’ok al nucleare in Basilicata: «Avremmo subito la decisioni di regioni vicine senza i benefici. Molti i vantaggi e sicurezza garantita dalla tecnologia».
«E’ notizia di qualche giorno fa che la Basilicata ha partecipato alla Conferenza Unificata, esprimendo un parere positivo al disegno di legge delega sul nucleare sostenibile. Immediate sono state le reazioni del mondo politico regionale e comunale che con fare allarmistico hanno creato panico tra i cittadini. Paradossale è stato l’intervento social e non solo di chi ha asserito che la Basilicata ha dato l’ok ad un deposito di scorie naturali, come paradossale è stato anche chi ha fatto riferimento ad una decisione presa dal Consiglio Comunale quattro anni fa di contrarietà all’”individuazione del territorio della Regione Basilicata come sede di deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”». È quanto scrive in una nota il Consigliere comunale di Fratelli d’Italia al Comune di Matera, Vito Sasso.
CHIAREZZA SULLE NUOVE TECNOLOGIE
«Voglio intervenire nel dibattito non per difendere qualcuno o il parere dato, ma semplicemente per fare chiarezza su un tema raccontato in maniera del tutto distorta», scrive Sasso. Il disegno di legge in oggetto «verte “in materia di energia nucleare sostenibile”. Ovviamente non è un provvedimento immediatamente operativo ma deve essere prima esaminato, ed eventualmente modificato, da Camera e Senato. Il fine è quello di “garantire la continuità nell’approvvigionamento energetico”, “concorrere agli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2050”, “garantire la sostenibilità dei costi gravanti sugli utenti finali e la competitività del sistema industriale nazionale”, superando le esperienze nucleari precedenti», spiega. «Lo stesso Ministro ha dichiarato che l’obiettivo del Governo non è quello di puntare alla costruzione di nuove centrali nucleari, ma sui cosiddetti small modular reactors (piccoli reattori nucleari che possono generare meno energia rispetto ai tradizionali reattori delle centrali).
E’ altresì prevista l’istituzione di un’Autorità indipendente competente per la sicurezza nucleare con compiti di regolazione, vigilanza e controllo». Tra le linee di intervento vi è anche «l’introduzione di una “disciplina organica dell’intero ciclo di vita dell’energia nucleare” e quindi della regolamentazione delle varie fasi, tra cui smantellamento degli impianti e gestione e smaltimento dei rifiuti». Importante, infine, «precisare che “i promotori dei progetti nucleari devono fornire adeguate garanzie finanziarie e giuridiche per coprire i costi di costruzione, gestione e smantellamento degli impianti”. Ho riportato solamente alcuni dei passaggi, per dimostrare innanzitutto quelli che sono i vantaggi del nucleare (se pure nucleare semplificato), e che il tutto sarà sottoposto ad una vigilanza ed attenzione particolare, utilizzando le più moderne tecnologie.
SUL NUCLEARE SASSO EVIDENZIA LA POSIZIONE DELLA BASILICATA
Occorre inoltre precisare ad alcuni detrattori consuetudinari, proprio coloro che hanno fortemente voluto il 5G difendendolo a spada tratta, che le uniche Regioni che hanno dato parere negativo sono Toscana, Umbria e Sardegna. Questo vuol dire che se anche la Basilicata avesse data parere negativo in Conferenza Unificata, avremmo avuto comunque Regioni limitrofe favorevoli e potenzialmente ospitanti il nucleare anche a 20 km dalla nostra città, rinunciando però ad una parte di quei 60 milioni di euro che saranno spesi in ricerca e formazione nell’arco di tre anni.
Avremmo quindi – continua Sasso – come al solito, subito le scelte delle Regioni vicine senza ottenere alcun vantaggio; basta con il terrore psicologico, non allarmate inutilmente i nostri concittadini ma spiegate nel dettaglio su cosa ha dato parere favorevole la Regione Basilicata». Chiaramente «ognuno ha o avrà la propria idea a riguardo. Di una cosa sono certo, la Basilicata per tramite del suo Governo, vigilerà e seguirà i lavori Parlamentari in modo da essere paladina degli interessi dei propri cittadini e del suo territorio».
Source link