Ai Laghi di Fusine una domenica magica con Goran Bregović, i Patagarri e i Kings of Convenience
Una giornata da ricordare, quella di domenica 3 agosto ai Laghi di Fusine, dove il No Borders Music Festival ha chiuso in bellezza la sua trentesima edizione. Tre concerti, tre anime musicali, un solo palco immerso nella natura: protagonisti assoluti Goran Bregović, i Patagarri e i Kings of Convenience. Oltre 30mila le presenze complessive per questa edizione 2025, segno che la formula del festival – tra musica senza confini e paesaggi mozzafiato – continua a conquistare.
Bregović infiamma i Laghi: una festa balcanica oltre ogni confine
È stato Goran Bregović, con la sua inconfondibile Wedding and Funeral Band, ad aprire la giornata con un concerto che ha scaldato corpi e anime. Il suo “turbo folk” ha travolto il pubblico in un rito collettivo fatto di ottoni, cori, chitarre e memoria condivisa. Il Maestro ha proposto una scaletta ricca di successi internazionali, da Vino Tinto a Ederlezi, passando per Gas Gas, Death Car e una toccante reinterpretazione de Il Pescatore di Fabrizio De André. Una performance che è andata oltre i generi e le appartenenze, trasformando il prato dei Laghi di Fusine in una danza comunitaria.
I Patagarri: energia pura e libertà sul palco
Cambio palco rapido e tocca ai Patagarri, collettivo friulano capace di portare sul palco una miscela esplosiva di energia, ironia e contaminazioni sonore. I cinque musicisti sembrano nati sul palco: suonano con naturalezza, si muovono con passione e fanno della musica un atto liberatorio e vitale. Tra i brani eseguiti: Diavolo, Via con Me, Occhi Neri, Caravan, Egyptian. Il loro set è stato un concentrato di ritmo, riflessione e gioia, uno specchio sonoro di un mondo che cambia – e che loro raccontano con autenticità.
Kings of Convenience: un finale sospeso nel tempo
Con l’arrivo dei Kings of Convenience, l’atmosfera si fa più intima e rarefatta. Le due chitarre acustiche di Erlend Øye ed Eirik Glambek Bøe, accompagnate da contrabbasso, violino e batteria, hanno costruito un paesaggio sonoro delicato e toccante. Le loro voci si rincorrono, si sovrappongono, si armonizzano con grazia: è il momento della pausa, della gentilezza, della bellezza minimale.
Un finale poetico che ha accarezzato il pubblico come una brezza leggera, chiudendo nel segno dell’emozione una giornata già straordinaria.
Il bilancio: 30mila presenze per un festival che unisce musica e natura
Con questa giornata ai Laghi di Fusine, il No Borders Music Festival 2025 chiude ufficialmente la sua trentesima edizione, confermandosi come uno degli eventi musicali più amati dell’estate friulana e non solo. Oltre 30mila le presenze complessive: un traguardo importante per un festival che continua a unire confini musicali e culturali nel cuore delle Alpi.
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