Haiti, rapiti una missionaria e un bambino disabile di 3 anni
agenzia
Insieme ad altre 7 persone da un orfanotrofio
PORT-AU-PRINCE, 03 AGO – Nove persone, tra cui una
missionaria irlandese e un bambino disabile di tre anni, sono
state rapite ad Haiti. Lo hanno riferito le autorità del Paese
caraibico, afflitto dalla violenza delle gang.
I 9 sono stati rapiti nel cuore della notte a Kenscoff, una
città a sud-est della capitale Port-au-Prince, dall’orfanotrofio
‘Sainte-Hélène’, gestito dall’organizzazione ‘Nos Petits frères
et soeurs’, che opera in molti Paesi dell’America centrale e
meridionale. Tra le vittime c’erano la direttrice della
struttura, Gena Heraty, una missionaria irlandese, sette
dipendenti haitiani e un bambino disabile di tre anni, hanno
riferito all’Afp il sindaco di Kenscoff, Masillon Jean, e una
fonte vicina all’organizzazione umanitaria.
“Gli aggressori hanno fatto irruzione nell’orfanotrofio
intorno alle 3:30 del mattino (le 9.30 in Italia), senza aprire
il fuoco. Hanno sfondato un muro per entrare nella proprietà
prima di dirigersi verso l’edificio dove risiedeva il direttore
e andarsene con i nove ostaggi”, ha spiegato il sindaco,
parlando di “un’azione pianificata”. Non è stata avanzata alcuna
rivendicazione né richiesta di riscatto. La signora Heraty,
tuttavia, è riuscita a parlare brevemente con i colleghi ieri
mattina per confermare il rapimento.
Sainte-Hélène si prende cura di circa 270 bambini, di cui una
cinquantina con disabilità. Da gennaio, il comune di Kenscoff è
nel mirino della coalizione criminale “Viv ansanm”, che ha già
preso il controllo di diverse località e costretto i residenti
alla fuga. Le forze dell’ordine stanno faticando a ripristinare
la sicurezza nella zona.
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