Calcio serie C, il mercato del Grifo stenta a decollare ma Cangelosi non si scompone: “Possiamo dire la nostra”
I tre giorni di riposo dopo il ritorno dall’Argentina, contrassegnato da un volo un po’ avventuroso, sono già volati via. Per il Perugia è tempo di riassaporare l’erba di casa, con la ripresa degli allenamenti avvenuta questa mattina.
Non senza un certo malcontento, apparso ben percepibile: la seduta era a porte chiuse (si andrà avanti con questo clichè almeno fino a sabato 9) il che non è stato gradito dai circa cinquanta tifosi presenti.
Su questo stato d’animo potrebbe aver influito probabilmente il mercato a rilento, con alcuni obbiettivi che sono sfumati, ma c’è però chi ostenta sicurezza e serenità.
Non poteva che essere Vincenzo Cangelosi, convinto che con il lavoro svolto si possano ottenere i risultati auspicati e che ha tracciato un bilancio di questa prima parte di preparazione.
Le condizioni del gruppo
La ripresa non è stata certamente traumatica a giudizio del tecnico: “Abbiamo dovuto smaltire il fuso orario e i problemi che ci sono stati durante il volo che è durato venti ore. Normale che oggi si sia fatto soltanto un allenamento di ripresa. Sono contento però della condizione generale perché, ripeto, abbiamo fatto tutto il lavoro che avremmo dovuto svolgere. Ora mi aspetto degli ulteriori step di miglioramento, ma ancora ci sono quindici giorni prima di iniziare, perciò non ho preoccupazioni da questo punto di vista. A livello di infortuni meno male che la squadra ha assorbito tutto il lavoro programmato, adesso dobbiamo solo metabolizzarlo per poi tradurlo in campo”.
Un ritiro innovativo ma utile
Che tipo di bagaglio si porterà dietro il Grifo? La risposta è la seguente: “Non è certamente una novità assoluta visto che ero stato all’estero con tre società. Semmai lo era per la lontananza della destinazione. Una volta lì mi sono reso conto della bontà delle strutture che ci hanno consentito di fare un ottimo lavoro sia sul piano atletico, che tecnico”.
Spazio ad amichevoli e Coppa Italia
Si inizia martedì a Ponte San Giovanni fino ad arrivare al 17 con la sfida da dentro o fuori contro il Pontedera: “Sono occasioni in cui effettuerò delle prove. Farò ruotare molto i giocatori anche come ruolo, perché voglio lasciare delle opzioni aperte anche per il campionato”.
New entry
La giornata odierna era quello del battesimo con la prima squadra di Giardino: “Non lo conosco personalmente ma tutti ne parlano bene. Ho voluto aggregarlo alla prima squadra per valutare a che punto sia. E’ sempre un giocatore del Perugia pertanto può sempre tornare utile”.
Che campionato sarà?
Su quella che sarà la squadra da battere Cangelosi afferma: “Premetto che la carta non gioca e in estate non si può misurare la reale forza di una squadra. E’ chiaro che potrebbe essere l’Arezzo quella più attrezzata ma anche noi abbiamo la possibilità di giocarci le nostre chance. Quello che deve interessare è che si capisca la differenza e quello che dobbiamo mettere in una piazza come Perugia per dare alla gente la voglia di venire allo stadio per seguirci. Questa è la cosa fondamentale. Negli spogliatoi del Centro A.F.A. c’era una frase che ha colpito sia me che la squadra, per cui la cosa più importante per arrivare al successo è che bisogna, prima di tutto, alimentare i propri sogni. Quello che ora servirà é mettere da parte tutte le scuse, cercando di lavorare, porsi il massimo obiettivo e fare il meglio possibile per rendere orgogliosi sia la società che i tifosi”.
Qualche nota sui singoli
“Già lo scorso anno, quando sono arrivato, ho inquadrato le qualità caratteriali e tecnico-fisiche di ognuno. Ci sono stati giocatori che mi hanno dato delle risposte importanti e che mi hanno convinto che possono stare nel Perugia. Per quanto riguarda gli altri, hanno fatto tutti quello che c’era da fare”
Fari puntati su Angella: “Abbiamo pensato per lui un programma uguale a quello degli altri, magari in modo da modulare anche i carichi in relazione alle partite Cercheremo di tenere entrambi nella miglior condizione possibile perché secondo me sono calciatori di un’altra categoria e dunque andranno tutelati”.
Il punto sul mercato
Impossibile non trattare la questione: “Quante pedine mancano per il 4-3-3? E’ vero che parto con l’idea di giocare in questo modo, ma non è certo un dogma vincolante. In ritiro ho provato anche altri sistemi di gioco. Di certo giocherò con le tre punte, dietro invece deciderò”.
Priorità un centravanti e un play: “Il primo lo abbiamo che è Montevago, che lo scorso anno ha fatto bene. Ha segnato 13 gol pur avendo delle difficoltà e non lo sottovaluterei. Per quanto riguarda il secondo c’è Torrasi, che lo reputo un giocatore importante, contrariamente a quello che si possa pensare da ciò che si sente in giro. Il problema è che tutti si aspettano giocatori di nome con ingaggi faraonici, ma in serie C, specie in questo momento, il calcio non si fa così. È opportuno evitare di avere problemi in futuro”.
Sull’inserimento dei nuovi a estate inoltrata: “Non ho problemi sotto questo punto di vista perché due anni fa, quando ero a Caserta, ho iniziato il campionato senza che nessun giocatore, compreso Calapai, abbia svolto la preparazione con me. Durante l’anno poi è andato tutto bene. A parte questo tutti i calciatori adesso non stanno fermi, si preparano e poi c’è sempre il modo di portarli a una condizione adeguata per farli esordire in campionato”.
Conclusioni
Infine, Cangelosi ha sentito di recente il presidente Faroni? La risposta è laconica: “No”.
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