Laura Jane Grace – Adventure Club
Un’uscita funestata da mille polemiche quella di “Adventure Club”, preceduta dalle gravi accuse di maltrattamenti piovute su Laura Jane Grace appena un giorno prima della pubblicazione. Sua moglie, Paris Campbell, ha denunciato pubblicamente di essere vittima di violenza domestica, innescando un terremoto mediatico che ha costretto la cantante e chitarrista transgender ad annullare concerti ed eventi promozionali.

Un colpo durissimo per l’ex leader degli Against Me!, la cui carriera rischia ora di subire un danno irreversibile- se non addirittura di concludersi bruscamente e nel peggiore dei modi. La giustizia farà il suo corso; a noi, nel frattempo, spetta il compito – ben più semplice – di valutare il disco. E “Adventure Club”, a dispetto di tutto, non delude affatto.
Nato durante una residenza artistica ad Atene nell’estate del 2024 – promossa dalla Onassis Foundation con l’obiettivo di trasformare in musica un testo del poeta greco Konstantinos Kavafis per la colonna sonora di un cortometraggio – l’album ha preso forma proprio partendo dal brano in questione, intitolato “Walls”. Dalla collaborazione è nata la band che ha registrato l’intero disco: i Trauma Tropes, con Jacopo Fokas al basso e Orestis Lagadinos alla batteria. Il risultato? Un concentrato di punk rock moderno, melodico e vibrante, che gronda energia e spirito combattivo.
“Adventure Club” è un disco profondamente politico: dodici tracce attraversate dalla rabbia e dalla passione di Laura Jane Grace e di Paris Campbell, presente in tutti i brani con i suoi cori feroci e taglienti. È un manifesto punk che si apre col botto: “WWIII Revisited”, un pugno in faccia ai guerrafondai, ai fascisti e ai signori della finanza, segna subito la direzione del disco. Da qui in avanti è un viaggio senza freni tra invettive contro la religione (“Your God (God’s Dick)”), l’omotransfobia (“Fuck You Harry Potter”, una vera e propria diss track contro J.K. Rowling), e autoriflessioni amare su eccessi e dipendenze (“I Love To Get High”, “New Years Day”).
Nonostante la genesi insolita e l’ombra che grava sull’artista, “Adventure Club” colpisce per autenticità, energia e un’ironia tagliente che non risparmia nessuno. È punk fatto con mestiere, cuore e intelligenza critica. Il futuro dirà se l’onda lunga delle accuse affosserà o meno la carriera di Laura Jane Grace. Per ora, da semplici ascoltatori, non ci resta che sospendere il giudizio sull’artista e ascoltare il disco: un lavoro solido, ispirato, e, almeno musicalmente, tra i più godibili di questa estate punk rock.
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