Slovenia, primo paese dell’UE a vietare import/export di armi con Israele
03.08.2025 – 07.01 – La Slovenia è il primo paese dell’Unione Europea a imporre un divieto totale nei confronti dei commerci di armi con Israele, in linea con precedenti azioni intraprese dal governo liberale del premier Golob. La decisione riflette una volontà dei singoli stati di riempire il vuoto lasciato dall'(in)azione diplomatica dell’UE. Il decreto legge, adottato lo scorso 31 luglio, proibisce tutte le importazioni ed esportazioni di armi da e per Israele; e se il fatto di per sé ha scarsa rilevanza per un piccolo paese come la Slovenia, riveste invece un peso ben maggiore la scelta di vietare anche il transito di armi provenienti da altri paesi europei e diretti verso Israele. Lo sguardo si allunga verso la Germania, l’Austria e la stessa Italia.
“L’UE è attualmente incapace di intraprendere quest’azione a causa di disaccordi e di mancanza di unità interna” – ha dichiarato Lubiana – Il risultato è pertanto vergognoso: civili stanno morendo a Gaza, perchè gli viene sistematicamente vietato ogni aiuto umanitario. Stanno morendo sotto le macerie, senza accesso ad acqua potabile, cibo e soccorsi sanitari. In simili circostanze è dovere di ogni nazione responsabile di agire, anche se ciò significa fare un passo in avanti prima che altri lo facciano”.
Non è tutto, perchè il governo ha promesso ulteriori misure nelle prossime settimane contro il governo israeliano, il cui comportamento “rappresenta un’importante violazione delle leggi umanitarie internazionali”.
L’embargo sulle armi avviene meno di un mese dopo che il governo aveva dichiarato due ministri israeliani dell’ultra destra ‘persona non grata‘ in Slovenia, accusandoli di incitare “violenza estrema e serie violazioni dei diritti umani dei palestinesi” con le loro “dichiarazioni a favore del genocidio”.
La Slovenia, nello stesso giorno in cui annunciava il proprio embargo, protestava formalmente con l’ambasciatore d’Israele a proposito della catastrofe umanitaria a Gaza.
