Marche

«I medici sono sempre di meno, lo pneumologo manca da 3 anni. Lo screening? A Jesi»


FOSSOMBRONE Nell’ospedale di comunità di Fossombrone «sono tre anni che manca lo pneumologo» hanno denunciato nel corso della conferenza stampa Daniele Bartolini e l’ex sindaco Gabriele Bonci del Comitato pro ospedale e sanità. 

Preoccupa radiologia: «Ci sono ecografo e mammografo e di questo ringraziamo l’impegno di Nicola Baiocchi presidente della commissione regionale sanità. Ma nonostante l’encomiabile impegno del poco personale in servizio si registrano carenze da un anno e mezzo. I medici sono 11. La pianta organica ne prevede 19 tra Fossombrone, Urbino e Pergola. A Fossombrone non ci sono ecografie e funziona parzialmente la risonanza magnetica. E’ insufficiente il supporto fornito dai medici di Fano e Pesaro da implementare se non arrivano nuovi professionisti».

Bartolini e Bonci hanno sottolineato lo stato di precarietà del laboratorio analisi: «Nel corso della precedente Amministrazione comunale c’erano due tecnici di laboratorio ed un biologo per il servizio di citologia. Ci ritroviamo con un solo tecnico. Quello andato in pensione non è stato rimpiazzato. Prima si facevano tutti gli esami relativi alla chimica ed alla Ves, adesso è rimasto solo l’emocromo per la coagulazione del sangue. Dalla fine del 2024, con il trasferimento del dottor Gusella, il servizio di citologia ha subito un tracollo. L’anno scorso sono stati effettuati 500 esami. Quest’anno saranno cinque volte in meno. Per lo screening molti pazienti sono costretti a spostarsi a Jesi, con i disagi che è facile immaginare».

Le promesse mancate

Tra le promesse mancate «l’attivazione del centro di tossicologia. Avevamo come comitato un patto tra gentiluomini tra la precedente amministrazione comunale, l’allora direttore Magnoni e l’ex primario dei laboratori analisi dottor Tiberi, avallato anche dal dottor Volpini, consigliere regionale delegato dalla sanità, per portare a Fossombrone il servizio. Era arrivata al Comune una nota che preannunciava il tutto». Altri riferimenti: meglio potenziare l’Acap che attivare la casa della salute. Urgente aumentare i posti nella riabilitazione.

Infine: «Dobbiamo sottolineare che l’attuale Amministrazione comunale non sembra poi così impegnata sulla sanità, non ci risultano richieste formali inoltrate alla Regione volte a riportare i servizi ospedalieri a Fossombrone, e per difendere i risultati faticosamente ottenuti. In quasi 4 anni nessun consiglio comunale monotematico sulla sanità, nonostante le richieste della minoranza, le firme dei cittadini e dei vari comitati».




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