Umbria

26 detenuti potranno cambiare vita grazie all’edilizia


Ventisei detenuti di Capanne, prossimi alla libertà o in possesso dei parametri per uscire dal carcere negli orari diurni, hanno la possibilità di un cambio di vita, una seconda possibilità per mantenersi senza commettere crimini, grazie ai corsi di formazione nel campo dell’edilizia dove cresce sempre di più la richiesta di personale professionale. E questo grazie al Protocollo firmato nel maggio 2024 tra il Nuovo Complesso Penitenziario Perugia “Capanne”, l’UDEPE di Perugia, il CESF-Scuola edile di Perugia ed i rappresentanti delle Parti sociali del settore edile (Ance Umbria, CNA Umbria, Confartigianato imprese Umbria, Lega Coop Produzione e Servizi, Fillea CGIL Umbria, Filca CISL Umbria, Feneal UIL Umbria), che ha prodotto corsi di formazione professionale nel settore dell’edilizia anche attraverso il ricorso all’istituto del lavoro all’esterno e alle misure alternative alla detenzione hanno preso avvio nel mese di maggio.

L’obiettivo degli interventi formativi professionalizzanti destinati ai detenuti del carcere di Capanne, è quello di contribuire al recupero sociale e professionale degli individui che hanno scontato una pena o sono ammessi al regime dell’articolo 21 dell’Ordinamento Penitenziario, che prevede la possibilità di uscire dal carcere durante il giorno per finalità lavorative. Il programma potrà contribuire inoltre a fornire risposta alle difficoltà derivanti dalla grave carenza di manodopera del settore delle costruzioni.

La realizzazione dei nuovi percorsi formativi professionalizzanti -finalizzati all’inserimento lavorativo in imprese edili del territorio dei detenuti e delle detenute – prevedono un corso di muratura per 15 detenuti della sezione maschile, e un corso di finiture per 11 detenute della sezione femminile.

Ora scatta il nuovo obiettivo: quello di trovare un posto di lavoro. Infatti, nei giorni scorsi si sono svolti gli incontri con le numerose imprese interessate ad assumere gli allievi in possesso dei requisiti per accedere alle pene alternative. Mentre nel settore femminile si sta lavorando con le associazioni del mondo cooperativo alla costituire di una Cooperativa a cui le imprese del territorio potranno rivolgersi per subappaltare lavori di finitura nei propri cantieri.


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