Niente prolungamento della rete idrica molisana verso la Puglia. Fanelli: “Il Ministero non finanzia il tubone” | isNews
Sono tre gli interventi previsti in Puglia e uno in Molise, che attiene a manutenzioni straordinarie dell’Acquedotto Molisano Destro. Non c’è il collegamento tra il Liscione e Finocchito
CAMPOBASSO. Nessun prolungamento della rete idrica molisana verso la Puglia. Nel Decreto Ministeriale che ha avuto il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni del 30 luglio il ‘tubone’ Liscione – Finocchito non è stato finanziato. A evidenziarlo la capogruppo regionale del Pd Micaela Fanelli.
“Dato per certo dalla parlamentare pugliese Annamaria Fallucchi, con tanto di importi (190 milioni) e tempi (inizio dei lavori a settembre), si scopre oggi che altro non erano se non azzardate dichiarazioni da campagna elettorale – ha detto Fanelli – Notizie avventate, ‘arricchite’ dagli inopportuni ringraziamenti del senatore Della Porta all’indirizzo del Governo, dal sostegno del consigliere Sabusco e dalle dichiarazioni favorevoli rese a Telenorba dal presidente di Molise Acque e dal presidente della Regione Roberti, che solo in ‘zona Cesarini’ aveva mezzo ritrattato, chiarendo che non c’è nessun accordo pronto alla firma. Sono infatti tre gli interventi finanziati in Puglia dal decreto Ministeriale e uno per il Molise, che attiene a manutenzioni straordinarie dell’acquedotto Molisano Destro. Nessuna traccia, nessun accenno, nessuna decisione sul collegamento Liscione – Finocchito”.
“Un sospiro di sollievo per tutti i molisani, soprattutto per coloro che abitano nel Basso Molise – ha aggiunto Fanelli – una piccola ma importante soddisfazione per noi consiglieri dell’opposizione, che da anni mettiamo in guardia gli ultimi due governi regionali nel porre al sicuro gli interessi dei molisani. Che, ripetiamo, non sono in contrasto con quelli pugliesi, ma sono prima indispensabili seri approfondimenti sulla possibilità di cedere altra acqua alle regioni limitrofe. Di quanta ne disponiamo realmente? Quali sono le nostre necessità? Come e chi deciderà quando e quanta acqua è possibile indirizzare verso la Puglia? Domande che al momento restano ancora senza risposte, in attesa dei risultati dello studio commissionato dall’autorità di bacino meridionale, propedeutico ad un intervento che, per il momento, resta solo sulla carta (forse, ma forse anche no, visto che nessuno lo ha ancora materialmente visto), ma che continua a rappresentare un grave pericolo per noi, se la logica degli interessi politici continuerà a prevalere su quella dei diritti dei cittadini e dei territori”.
“Ma nonostante lo scampato pericolo imminente, la nostra attenzione resta altissima – ha concluso la dem – Ripeto, pretendiamo serietà, dati certi, accordi condivisi e nessuna fuga in avanti, come l’ultima, per evitare di compromettere anche i buoni rapporti tra due regioni storicamente legate da amicizia e collaborazione, che vanno ben oltre le campagne elettorali”.
Source link